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Torna il Mercatino del Riuso a Borgarello

  • Paola Montonati

mercat baratto 20 ottobre borgarello page 0001Sarà nelle vie centrali di Borgarello la seconda edizione del Mercatino del ri-Uso. Nuova Vita alle Cose, organizzato dal Comune, dall’Associazione Villa in Comune e dall’Agenzia Reclam con il patrocinio del Comune, che domenica 20 ottobre porterà curiosità e oggetti nella piazza antistante Villa Mezzabarba, in via Matteotti e in piazzetta Don Marzani.

La manifestazione risponde all’esigenza di rimettere in circolo oggetti ancora in buone condizioni, che magari non servono più ma che possono trovare una seconda vita nelle case di altre persone. Un’iniziativa che promuove la cultura del riuso e la filosofia anti-spreco delle 3 R, come Riduco, Riuso e Riciclo, per salvaguardare l’ambiente e pensare a come si può utilizzare un prodotto invece che buttarlo via.

Dalle 10 alle 18.30 piazze e vie saranno piene di bancarelle, di colori e di forme, di oggetti vintage che i cittadini metteranno in vendita o baratteranno, dalle loro case alle bancarelle del mercatino dell’usato.

Sarà una manifestazione che diventerà una vetrina per tutti quegli oggetti di cui le persone si liberano per fare spazio in casa, che riacquistano valore e scopo in un nuovo contesto.

Il paese di Borgarello è citato per la prima volta nel 1181 per una tassa imposta agli abitanti per necessità belliche, nel loro ruolo di alleati di Federico Barbarossa.

Un lascito sottoscritto da Uberto Bellegnano il 16 gennaio 1191 assegna al monastero di San Pietro in Ciel d’Oro una rendita annua per il campo di Borgarello, detto La Vigna Vecchia.

Dopo l’inclusione nel Parco Nuovo ducale nel 1398, Borgarello andò sotto la giurisdizione civile e penale del Capitano del Parco, passando alla Camera Ducale e i redditi furono donati da Galeazzo Maria Sforza alla Duchessa Bona.

Solo dopo la battaglia di Pavia del 1525 la comunità, ritornò a essere autonoma fino al 1691, quando il conte Giovanni Battista Mezzabarba acquistò dalla Regia Ducal Camera di Milano il titolo di feudatario, conferitogli il 28 aprile 1691, ma non poteva imporre tributi ai cittadini.

Il feudo si estinse nel 1765 con la morte del conte Pio Mezzabarba, che non aveva eredi.

Con la riforma amministrativa di Maria Teresa, dal 1761 il borgo venne governato da un sindaco, eletto da cinque deputati e assistito dal console.

Dal 1809 al 1816 Borgarello fu accorpato a San Genesio e nel 1816 il governo austriaco sostituì il sindaco con la nuova personalità dell’agente comunale.

Solo dopo l’Unità d’Italia, si tornò al sistema sindacale con l’istituzione dei consiglieri comunali, poi che nel 1928 il paese fu incorporato nel Comune di Certosa e solo nel 1958 torno ad avere la sua indipendenza amministrativa.

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