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Longobardi. Un popolo che cambia la storia a Pavia

  • Paola Montonati

longobardi pavia 1Dal 1 settembre al 3 dicembre, presso il Castello Visconteo di Pavia, arriva l’attesissima mostra Longobardi. Un popolo che cambia la storia, la più grande manifestazione sulla storia di questo popolo, per completezza e quantità di reperti e testimonianze.

Questo grande evento internazionale,  dopo Pavia, si sposterà al MANN di Napoli dal 15 dicembre e in seguito ad aprile 2018 nel prestigioso Museo Ermitage di San Pietroburgo.

La mostra è la conclusione di 15 anni di nuove indagini archeologiche, epigrafiche e storico-politiche su siti e necropoli altomedievali alla ricerca di un periodo cruciale della storia italiana ed europea, per 300 opere esposte, 80 musei coinvolti, 50 studiosi, 32 siti longobardi rappresentati.

A lavorare all’esposizione sono stato Gian Pietro Brogiolo e Federico Marazzi con Ermanno Arslan, Carlo Bertelli, Caterina Giostra, Saverio Lomartire e Fabio Pagano, con la direzione scientifica di Susanna Zatti, Paolo Giulierini e Yuri Piotrovsky, per una attenta analisi del ruolo, dell'identità, delle strategie, della cultura e dell'eredità del popolo longobardo, che arriva in Italia alla metà del VI secolo, per poi cedere ai Goti verso la fine del I millennio.

La mostra avrà un preciso filo conduttore che legherà tra di loro  le tre sedi, con alcune varianti legate alle peculiarità dei luoghi dove verrà esposta.

Il percorso espositivo si snoderà in otto sezioni, con un allestimento che unirà cultura, design e multimedialità, partendo dal contesto dove si colloca in Italia l'arrivo dei Longobardi fino ai modelli insediativi ed economici che hanno introdotto, dalle strutture del potere e della società nel periodo dell'apogeo, alle testimonianze della Longobardia Meridonale tra Bizantini e Arabi, principati e nuovi monasteri.

Nella mostra ci saranno anche varie testimonianze di numerose necropoli recentemente indagate con metodi multidisciplinari, per la prima volta mostrati al pubblico, che hanno permesso una ricostruzione estremamente avanzata della cultura, dei riti, dei sistemi sociali ma anche della storia delle grandi migrazioni dei Longobardi.

Anche il FAI ha dato una mano all'allestimento della mostra, grazie a un'indagine geologica condotta a Pavia nel sottosuolo del Giardino del Re, un’area archeologica in via Luigi Porta, oggi di proprietà della Fondazione Nascimbene, voluta nel 2015 dalla Delegazione FAI di Pavia.  

L'indagine ha scandagliato con il georadar il sottosuolo di una zona che la storiografia locale ritiene essere la sede del Palazzo Regio fondato dal re ostrogoto Teodorico, utilizzato nei secoli dai re longobardi, dai re franchi e dai re italici.

Alla fine delle ricerche sono emerse una serie di sopravvivenze murarie, che potrebbero essere state parte di questo complesso edilizio, utilizzato come sede regale per mezzo millennio.

Inoltre i visitatori potranno conoscere la storia del Monastero di Torba, bene FAI della provincia di Varese, che compare nel sito dell'Unesco dedicato ai Longobardi in Italia, grazie a uno speciale sistema informatico con touch screen collocato nel Castello Visconteo.

La mostra sarà visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 18, lunedì dalle 10 alle 13 solo per i gruppi con la visita guidata organizzata dai Musei.

Il biglietto d’ingresso intero costerà 12 euro, ridotto 8 euro, ridotto per scuole e giovani 4 euro e sarà gratuito per i minori di 6 anni non in gruppo, guide turistiche e giornalisti dotati di tesserino professionale; soci ICOM e i possessori Abbonamento Musei Lombardia Milano.

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