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Pavia Alla scoperta delle cripte longobarde

  • Paola Montonati

longobardi cripte 1Per tutto il periodo della mostra Longobardi. Un popolo che cambia la storia, dal 1 settembre al 3 dicembre presso il Castello Visconteo, il turista potrà rivivere per un attimo la storia e gli antichi splendori del mondo longobardo, visitando gratuitamente le storiche cripte di Sant'Eusebio, San Felice e San Giovanni Domnarum.

Il principale edificio religioso pavese in età longobarda era la chiesa di Sant’Eusebio, già edificata come la nuova cattedrale ariana dal re Rotari (636-652) e in seguito, cuore della conversione al cattolicesimo dei Longobardi avviata da Teodolinda e sostenuta, proprio a Pavia, da re Ariperto I (653-661) e dal vescovo Anastasio.

Del VII secolo longobardo oggi rimane solo la cripta, che, anche se venne rifatta in epoca romanica, mostra ancora una serie di capitelli, rara testimonianza di scultura longobarda che rivela un allontanamento dall’arte classica attraverso una serie di forme originali ispirate all’oreficeria.

La chiesa di San Felice è oggi un’aula studio dell’Università di Pavia.

Il monastero venne edificato ai tempi dell’ultimo re longobardo, Desiderio, che con la moglie Ansa nel 760 e nel 771 donò numerosi beni, allora la chiesa era consacrata a San Salvatore ed era chiamata della Regina, a suggerire l’istituzione regia.

Gli scavi archeologici hanno permesso di scoprire una serie di tombe dell’VIII secolo e nella zona absidale della cripta sono esposte tre arche funerarie del X secolo.

Fondata da Gundiperga, moglie di re Rotari, la chiesa di San Giovanni Domnarum o delle Signore, aveva al suo interno un fonte battesimale per sole donne.

La parte longobarda della chiesa è la cripta, dove si possono osservare alcuni capitelli corinzi di età tardoantica, con altri dell’VIII secolo con foglie angolari, mentre gli affreschi risalgono al XII secolo.

Gli orari di apertura delle cripte sono Sant’Eusebio venerdì dalle 14.30 alle 17, sabato e domenica dalle 11 alle 17, San Felice domenica dalle 14 alle 18 e San Giovanni Domnarum sabato e domenica dalle 15 alle 17.

L’iniziativa è nata da una collaborazione con l'Università degli Studi di Pavia, gli Amici dei Musei Pavesi, la Diocesi e l'associazione Aperti per Voi del Touring Club per consentire l'apertura straordinaria delle cripte cittadine.

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