Le grandi bugie del Medioevo all’Università di Pavia
Con la conferenza “Falsi miti e dicerie sul Medioevo: quando il secolo si fa meno buio” che si terrà giovedì 19 febbraio presso l’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università di Pavia verso le 17.30, si aprirà il ciclo “Bufavole” promosso dai dottorandi pavesi con l’associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani.
Lo scopo del ciclo di conferenze sarà l’analisi di quei falsi miti sul Medioevo che, dalla fine del Cinquecento a oggi, si sono diffusi tramite saggi e cronache storiche poco attente e mal informate dei fatti, fino a dare l’immagine di un Medioevo molto lontano da quello che era in realtà.
E adesso che le “Bufavole”, come vengono definite dagli studiosi, sono diventate tristemente di uso comune in una società dove tutti siamo schiavi di Youtube, Facebook e Twitter, la domanda diventa; Come distinguere quello che è vero da quello che è falso?
Secondo il consiglio scientifico del CNR, le Bufavole nascono a causa della “ mancanza di una preparazione scientifica da parte di chi fornisce e fruisce le notizie” dal momento che spesso “Le informazioni non verificate, e la loro conseguente accettazione acritica” devono diventare “un atteggiamento da abbandonare”.
A tenere l’incontro sarà il professor Alessandro Barbiero, storico e scrittore, da anni noto per la sua partecipazione a Super Quark come consulente sugli usi e costumi del Medioevo, oltre ad essere professore di Storia Medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale.
“Come giovani ricercatori conosciamo bene la necessità di approfondire, con senso critico e basandosi su fonti affidabili, i vari aspetti del sapere. Ma nella società di oggi troppo spesso assistiamo a casi di mala informazione dell’opinione pubblica. Questi incontri hanno quindi l'obiettivo di affrontare il fenomeno, cercando di 'svelare' alcune di quelle che noi chiamiamo “Bufavole”, Lo faremo avvalendoci di esperti del settore, a cominciare dal prof. Barbero, ai quali chiederemo di sfatare alcuni miti che permangono nel senso comune” dice Alessandra Brambati, presidente dell’ADP, che sarà presente all’incontro.