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Alla ricerca del lato oscuro di Pavia

  • Paola Montonati

Pavia noir 1Tutti crediamo che Pavia sia solo una città bella e solare, con i suoi segreti e la sua storia alla luce del giorno, come dimostrano monumenti del calibro del Ponte Coperto e del Castello Sforzesco, fino ad arrivare alla Certosa di Pavia e all’Università, una delle più belle d’Europa.

Ma in realtà anche Pavia ha il suo lato oscuro, come ricordano gli scandali del sangue rubato al San Matteo di Pavia della fine degli anni Settanta, i delitti dei Boeri di Monsù nel 1966 – 67, il doppio delitto dell’Oltrepò Pavese del 1960, il rapimento del piccolo Matteo dalla nursery del San Matteo nel 1982, il caso del vigile killer alla fine degli anni Ottanta, fino ad arrivare al delitto di Chiara Poggi a Garlasco nel 2007.

Ed è proprio per raccontare questo lato oscuro di Pavia che, sabato 21 febbraio, giornata internazionale della Guida Turistica, la cooperativa Oltre Confine dalle 15 proporrà l’itinerario “Pavia noir” che racconterà a partire dal Ponte Coperto la storia e gli orrori della città dalla fine del Settecento fino ai giorni nostri.

Il filo rosso del viaggio saranno le novelle di Mino Milani, uno degli autori pavesi più amati del mondo, che ha raccontato il lato horror e noir di Pavia.

Ricordiamo il gotico “Fantasma d’amore” da cui venne tratto un film, e la serie di romanzi sulla figura del disilluso Ispettore Ferrari, che nella Pavia del primo Ottocento indaga su casi dalla vena magica e misteriosa, tra cui il furto dell’anello di San Siro e il caso del vampiro.

Nel corso del pomeriggio si seguiranno le vicende della novella “La cagna del Ponte”con la lettera che il dottor Pasi scrisse alla fidanzata, fino ad arrivare a piazza Cavagneria, dove, secondo la leggenda, venne bruciato l’ultimo vampiro di Pavia.

La prenotazione alla gita è gratuita, per info si può telefonare a 331 – 1905700. 

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