Intesa Sanpaolo aderisce a M’Illumino di Meno
Intesa Sanpaolo aderisce a M’illumino di Meno, la campagna di sensibilizzazione sui consumi energetici e gli stili di vita sostenibili della trasmissione Caterpillar di Rai Radio2, che si svolge venerdì 6 marzo, dedicata ad aumentare gli alberi, le piante e il verde intorno a noi.
Infatti da sempre Intesa Sanpaolo è in prima linea nella lotta per la sostenibilità, dal 2010 il Gruppo partecipa all’iniziativa e anche per l’edizione 2020 promuove diverse attività.
Le tre sedi museali delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli e Vicenza spegneranno l’illuminazione esterna dalle 18 alle 19.30 invitando tutti i visitatori ad aderire all’iniziativa.
A Torino l’illuminazione di alcune aree del grattacielo, luogo di lavoro per 2.000 dipendenti del Gruppo e sede d’incontri ed eventi per la cittadinanza, sarà interrotta dalle 20.30 alle 6 del giorno successivo e anche il Museo del Risparmio spegnerà le luci esterne dalle 18 alle 19.30.
Inoltre, attraverso i 7.700 monitor degli sportelli ATM, tutti i clienti saranno chiamati alla partecipazione e sensibilizzati sull’adottare un comportamento responsabile a difesa del verde e dell’ambiente.
Tra le iniziative realizzate dal Gruppo dedicate alle nuove generazioni ci sono il progetto itinerante Sostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza realizzato dal Museo del Risparmio della Banca che in un Discovery Truck propone corsi e laboratori per sensibilizzare gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di tutta Italia all’uso responsabile delle risorse e del denaro.
Oltre a fornire un approccio alle tematiche finanziarie, alla sostenibilità e all’economia circolare per favorire l’acquisizione di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini di oggi e di domani, il progetto si caratterizza per la donazione a ciascuna classe partecipante di un albero di cacao che andrà ad arricchire la Foresta SAVE in Camerun.
Infatti gli alberi di cacao piantati non solo compenseranno le emissioni di 13.750 kg di CO2 utilizzati nel viaggio ma saranno anche una fonte di reddito per gli agricoltori che potranno commerciare in circuiti locali i frutti e i prodotti derivati dalla loro trasformazione.