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Il dado è tratto. Visite teatralizzate

  • Paola Montonati

dado tratto 1Tra le iniziative di contrasto al gioco d'azzardo il Comune di Pavia proporrà una serie di visite guidate teatralizzate nei luoghi legati alla vita di Gerolamo Cardano, scienziato del Cinquecento, nato a Pavia, precursore negli studi del calcolo della probabilità e giocatore d'azzardo.

Gerolamo Cardano, scienziato e stregone, fu uno dei grandi protagonisti del Rinascimento, dal carattere impossibile, arrogante, inaffidabile e privo di scrupoli, che aveva molti nemici, che cercarono sempre di rovinare il suo lavoro e la sua carriera. 

Cardano nacque a Pavia nel 1501, figlio illegittimo di un avvocato con la passione per la matematica e le scienze occulte.

Fu il padre, che insegnava geometria all’Università di Pavia e che pare fosse consultato da Leonardo Da Vinci, ad avviarlo agli studi matematici e a insegnargli le arti magiche, che furono molto utili nella sua professione di medico.

La sua vita attraversò una serie di disavventure famigliari e personali, culminate nel 1570 in un processo per eresia, quando venne imprigionato con l’accusa di aver compilato l’oroscopo di Cristo, in modo di capire se il suo destino fosse dipeso dalle stelle, e di aver scritto un’apologia di Nerone, che era stato il grande nemico dei cristiani.

Cardano rischiò il rogo, ma si salvò per la sua fama di grande medico e ai rapporti che in quest’ambito aveva stabilito con i potenti di tutta Europa.

Trattato benevolmente, restò in carcere pochi mesi, e appena uscito ottenne addirittura una preziosa pensione dal Papa, fino alla morte, che lo colse nel 1572.

Oltre alla professione medica, si occupò praticamente di tutto, come i diciassette libri Della varietà delle cose, dove scrisse della Luna e di dentifrici, di odori e di tipografie.

Nelle scienze naturali e in matematica fu un algebrista, ma la sua passione per il gioco è raccontata in un trattato, Liber de ludo aleae, con le basi della moderna teoria del calcolo delle probabilità. 

A Cardano si devono anche l'invenzione della sospensione e del giunto che da lui presero il nome e una dimostrazione sull'impossibilità di realizzare il moto perpetuo.

Le visite si terranno nei pomeriggi dell’8, 15 e 22 dicembre, con un doppio appuntamento alle 14.30 e alle 16.30 e saranno gratuite, con il ritrovo presso l’Università degli Studi di Pavia.

Per più info e prenotazioni si può telefonare al numero 0382995461 e 3755709240.

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