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Festa dell’arte 2022 a Gravellona Lomellina

  • Paola Montonati

festa arte 2022Gravellona Lomellina, una sorpresa sempre, creatività e colori, arte e simpatia, sempre….

Dopo una lunga attesa, la  26^ Festa dell'Arte si terrà nel weekend del 28 e 29 maggio a Gravellona Lomellina, il paese dell’arte del Pavese, tra artigianato, antiquariato, cucina, intrattenimenti, spettacoli, musica, teatro e laboratori didattici.

Nel cortile del Municipio,  sabato e domenica pomeriggio, ci sarà l’evento Le Cantine del Podestà e in Piazza e nel vicolo Cà di Ratt e previsto un Mercatino con un Bar Ristoro, oltre a una sfilata di Abiti di riciclo organizzata dall'Associazione Ri-creando.

Dopo le 21,00 di sabato 28 ci saranno I Vinaccia al pianoforte, mentre presso il Parco dei tre Laghi all’entrata dal Mulino si potrà sentire il pianoforte, oltre a poter partecipare a giri in canoa per bambini e adulti e bambini a cavallo

​In Via Matteotti ci saranno mobili & oggetti antichi e, per le strade del Paese, ci sarà la Banda Maxentia.

​Alla Villa Barbavara domenica 29 alle 16 è in programma  il concerto ambientale di musica classica​ e al Giardino Conti Barbavara sabato 28 maggio è previsto lo sport Paraolimpico con tiro con l'arco  per un torneo dimostrativo e sperimentale.

Domenica 29 maggio dalle 9 si terrà il terzo Torneo interregionale 3D di tiro con l'Arco e l’esibizione di arti marziali.

Oltre la sua fama come paese dell’arte, Gravellona Lomellina ha una storia molto antica, infatti vari ritrovamenti archeologici fanno risalire i primi insediamenti nella zona alla tarda età del bronzo, contemporanea della cultura di Golasecca, oltre a tracce di insediamenti abitativi risalenti all'VII secolo, cioè all'epoca dei Celti, nell'età del ferro.

Ben noto è anche la presenza romana, testimoniata, tra l'altro, dalla scoperta di due sarcofagi e di un ponte.

Secondo la tradizione locale, il cartaginese Annibale avrebbe sostato nella zona prima dello scontro vittorioso contro Scipione, padre di Publio Cornelio Scipione Africano nella battaglia sul fiume Ticino in un accampamento tra Gravellona, Cassolnovo e Piccolini, una frazione di Vigevano. 

Numerose monete, risalenti all'epoca di Augusto, dimostrano la presenza di un insediamento stabile già nella prima età imperiale. 

Gravellona dipendeva durante l'alto medioevo dal vescovo di Novara, che lo infeudò a Ingone, che deteneva di fatto potere esecutivo, come dimostra la presenza di un  castello), dotato anche di una basilica, risalente al X secolo, poi distrutto non più tardi del 1361, dalle truppe di Berengario oppure da quelle di Gian Galeazzo Visconti, quando lottò  contro Vespolate.​ 

Nel 1152 il re Federico Barbarossa confermò il possesso del feudo a Manfredo - Cavalcasella - della famiglia Barbavara, originari della Valsesia, e già feudatari di Pallanza e di altri paesi sul Lago Maggiore.

Caso più unico che raro, la signoria dei Barbavara si prolungò per secoli, fino all'abolizione del feudalesimo nel 1797. 

Gravellona passò sotto la provincia di Pavia probabilmente nel 1164, e nel 1250, nell'elenco delle terre pavesi, è come Gravalona.

Nel 1332 il castello di Gravellona era di proprietà dei conti Cavallazzi, i quali, assieme ai Barbavara e ai Tornielli, furono  i più antichi feudatari di Gravellona.

In seguito nel 1532 Gravellona, che era ritornata al Contado di Novara fu unita alla nuova provincia del Contado di Vigevano o Vigevanasco e nel 1743 fu assorbita dai domini dei Savoia, cui già dal 1707 apparteneva la Lomellina.​ 

Nel 1818 il Vigevanasco venne riunito alla Lomellina, che nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia.

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