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Cà del Monte Alla scoperta dei frutti del bosco

  • Paola Montonati

ca monte frutti 1Domenica 28 agosto, a Cà del Monte, sulle colline pavesi, torneranno gli appuntamenti alla scoperta del bosco, dopo quello dedicato alle fioriture primaverili di Cà del Monte, in cui l'associazione naturalistica Volo di Rondine spiegherà come il bosco si prepara all’autunno e quali sono i suoi frutti.

Camminando, verso la fine dell'estate, i fiori sono pochi, ma molti e vivaci colori spuntano ugualmente tra le foglie, sono quelli delle bacche che maturano sugli arbusti.

In questa passeggiata esplorativa, prevista per le 16, si potrà osservare come nascono le bacche e cercare di capirne le caratteristiche più interessanti.

Le bacche sono una ricca fonte di nutrimento per gli animali del bosco nel periodo autunnale e invernale, come quelle di ginepro, arbusti sempreverdi con foglie aghiformi e pungenti e frutti rossi aromatici, la cui essenza estratta dai frutti è usata in farmacia, gastronomia e liquoreria.

Ci sono anche i prugnoli dalla spina nera, che vengono da arbusti spinosi con fiori bianchi e piccoli frutti commestibili rotondeggianti, di color nero bluastro, oppure i perelli rossi del biancospino, prodotti da un arbusto a rami spinosi e fiori bianchi raccolti in corimbi, poi usati in farmacia, gastronomia e liquoreria.

La noce, il frutto dell’omonima pianta, è formato da una parte esterna verde detta mallo e di un guscio bivalve, e dalla parte interna commestibile detta gheriglio, mentre la nocchia, detta anche nocella o vellana, è il frutto e il seme del nocciolo, viene consumata come frutta secca o è usata nella preparazione dei dolci.

Il frutto dell’albero del castagno, invece, è la castagna, dalla buccia dura di colore bruno scuro e il seme costituito da una polpa dolce e farinosa, ed è protetta da un riccio, un involucro spinoso.

La fine dell’autunno coincide con l’arrivo delle ghiande, dal frutto secco e ovato, con un solo seme, protetto alla base da un involucro a forma di scodella, che è usato per la farina per gli animali da ingrasso, mentre il leccio, una pianta simile alla quercia con foglie ovali, all’inizio dell’inverno produce la faggiuola, una ghianda della stessa famiglia della quercia e del faggio, spesso nutrimento degli abitanti del bosco, in particolare dai cinghiali.

Il frutto più noto dell’autunno è la rosa canina, che si trova ovunque, fino a mille metri, composto da una spina a cespuglio, che fiorisce a giugno e il suo fiore è una piccola rosa a quattro o cinque petali color rosa pallido, mentre i suoi frutti sono verdi fino a ottobre e per novembre diventano rossi, con le forma di una piccola ciliegia ovale e rimangono così senza crescere ne cambiare colore fino ai primi di maggio dell’anno seguente, e hanno un sapore dolciastro.

Alcune bacche del bosco possono essere tossiche, e si deve conoscerle per evitare conseguenza, ma in passato sono state usate in modo alternativo.

Dopo la passeggiata, il pomeriggio continuerà all’esterno del Planetario di Cà del Monte con l’osservazione del Sole al telescopio, per vederne direttamente le macchie e le protuberanze, in totale sicurezza per gli occhi.

Il prezzo dell’escursione per gli adulti sarà di 10 euro, ridotto junior di 6 e gratuito per i bambini sotto i 6 anni. 

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