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A tu per tu con la fanciulla che scrive

  • Paola Montonati

uno fanciulla 1In quest’ultima domenica di luglio torna l’appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, che conduce alla scoperta delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.

Per il 26 luglio l’appuntamento sarà con Fanciulla che scrive, un pregevole gesso dello scultore Giovanni Spertini, nato a Pavia nel 1821 e morto a Milano nel 1895, che è la copia dell’originale in marmo realizzata dall’artista nel 1867 per l’Esposizione Permanente di Belle Arti di Brera, oggi custodito nella Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Nell’opera Spertini ritrae la Fanciulla all’interno di un ambiente domestico borghese, mentre sta per scrivere una lettera, e la sorprende nell’intimità di quel gesto, soffermandosi sull’ambito privato della sfera emotiva.

Per tutto il lavoro si vede una cura minuziosa per i dettagli, e l’attenzione al vero è esemplare nella resa dei capelli, del ciuffo che ricade sulla scollatura della veste ricamata, nelle maniche, nelle frange del cuscino che ricopre lo sgabello e nei piedi che sbucano dalla veste, seguendo la corrente realistica della scultura italiana di fine Ottocento. 

Attualmente inserito nel percorso della Quadreria dell’Ottocento, il gesso sarà presentato al pubblico da Silvia Salvaneschi dei Musei Civici di Pavia.

Inoltre nei Musei Civici di Pavia ci sono sedici statue in gesso firmate da Spertini, che vanno da busti di personaggi illustri come Victor Hugo, Camillo Cavour e Gustavo Modena, agli altorilievi e medaglioni raffiguranti Enrico Cairoli e Antonio Mantovani, pavesi illustri prima e dopo il Risorgimento pavese, fino ad arrivare a un bozzetto per il monumento a Mazzini con sei sculture di grandi dimensioni.

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