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Torre d’Isola piccolo feudo pavese

  • Paola Montonati

torre disola 2Tra i boschi del Parco Regionale della Valle del Ticino, nella zona tra Milano e Pavia, si trova il piccolo e suggestivo borgo di Torre d’Isola.

La sua storia comincia nel 773, quando l’imperatore Carlo Magno si accampò con il suo esercito vicino a Santa Sofia, nella zona sud-est del territorio comunale, dove oggi si trova la chiesetta di Santa Sofia.

Nel 1210 alcuni dei terreni di Torre d’Isola erano di proprietà del monastero di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, mentre nel Rinascimento parte del territorio, venne aggregato al Compartimento Territoriale della Divisa, oggi compreso nel Comune di Marcignago, mentre le frazioni situate a Nord-Ovest, vicine a Bereguardo, facevano parte del complesso delle Cassine Tolentine, il latifondo dei Maruzi da Tolentino, signori di Bereguardo.

Agli inizi del Settecento il Marchese Antoniotto, esponente della potente dinastia patrizia lombardo - ligure dei Botta Adorno e alto ufficiale dell’impero asburgico, unificò gran parte di questi terreni nel suo feudo, che divenne il nucleo centrale dell’attuale Torre d’Isola.

Nel 1841 il comune di Santa Sofia fu annesso a Torre d’Isola e nel 1871-1872 vi si aggiunsero i comuni di Sanvarese e Cassine Tolentine.

Fra il 1703 e il 1859, il Ticino, nella zona di Torre d’Isola, era la frontiera fra il Piemonte e il Lombardo - Veneto, tanto che nella frazione di Sette Filagni c’era l’Ufficio della Dogana, dove si pagavano le tasse in entrata e in uscita delle merci.

Gli edifici più famosi di Torre d’Isola oggi sono Villa Botta Adorno e la Chiesetta di Santa Sofia.

torre disola 1La Villa Botta Adorno, con anche un cascinale annesso, fu per anni l’unico edificio abitato di Torre d’Isola.

Venne costruita nel Settecento dai marchesi Botta Adorno e in seguito ne furono proprietarie le famiglie Cusani Visconti, Litta Modignani, fino ai Morelli di Popolo.

Il corpo principale della costruzione si apre sulla piazza del paese con un maestoso ed elegante cortile d’onore e si affaccia verso sud su uno splendido parco, che digrada verso il fiume.

All’ingresso del paese, vicino al Municipio, si trova la chiesa settecentesca di Santa Maria della Neve, posta lateralmente alla settecentesca Villa Botta Adorno, di cui era la cappella.

La Chiesetta di Santa Sofia è legata alla leggenda della fondazione di Pavia, quando i primi pavesi cercavano di costruire qualcosa, ma dopo avevano terminato i lavori, alla mattina del giorno successivo lo trovavano distrutto dalle piene del Ticino.

Solo alcuni anni dopo, sotto il grande terrazzo fluviale, venne edificato il porto militare a difesa di Pavia, in una zona dove il terrazzo domina le acque del fiume Ticino da un’altezza di 20 metri.

La seconda leggenda legata a Santa Sofia dice che fu lo stesso Carlo Magno, mentre stava assediando Pavia, ad aver edificato di persona la chiesetta.

L’edificio visibile in una posizione panoramica che domina un’ampia curva del Ticino, con il passar dei secoli ebbe varie vicissitudini e verso gli anni Cinquanta rischiò di essere trascinato nelle acque da una forte erosione che ne stava minacciando le fondamenta.

Dopo anni di abbandono, la chiesetta è stata restaurata negli anni Novanta ed è diventata una sede per manifestazioni, mostre d’arte e matrimoni.

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