Il Canale Rotta di Pavia
Il Canale Rotta si trova tra la frazione Aliarolo nel comune di Cava Manara, in provincia di Pavia, alla confluenza di vari canaletti delle terre di Gerre Chiozzo e Tre Re, che arrivano a poca distanza dalla strada per Cascina Aliarolo.
Un tempo il Canale Rotta era un ramo naturale del Po, che formava una grande isola presso Travacò Siccomario, dove erano presenti un gran numero di cascine e alcune chiese.
Il Canale Rotta dopo il punto d'origine arriva a ridosso della strada per Cascina Aliarolo, poi avanza in direzione nord - est passando per un brevissimo tratto lungo il piccolo centro abitato di Aliarolo.
In seguito prosegue con andamento irregolare tra le terre di Aliarolo, entrando a Travacò Siccomario, per poi dirigersi verso la Cascina Dossi, lungo il confine con Cascina Zerbi di San Martino Siccomario.
Passando tra i campi lungo i confini con il comune di San Martino Siccomario e Travacò Siccomario, il canale giunge alla Cascina Zerbi, dove si trova il ponte - canale del Cavo Castellanetta derivato dalla Roggia Castellana e serve per l'irrigazione del comprensorio agricolo tra Cascina Zerbi e Travacò Siccomario.
Il Rotta, dopo aver sottopassato il ponte - canale del Cavo Castellanetta, riceve le acque di scarico, tramite lo scaricatore situato al centro del pontecanale, alla fine della stagione irrigua o nel caso di una portata eccessiva di acqua.
Superato il ponte - canale, la Rotta scorre per un tratto lungo i confini di San Martino Siccomario e Travacò Siccomario, giungendo poi al ponte della strada sterrata Dossi-Dossetti Vignola vicino alla Cascina Dossi.
Dopo il ponte della Strada Dossi - Dossetti Vignola, il canale passa nel tratto più bello del suo tragitto, correndo con un andamento irregolare in una zona molto bassa e paludosa, dove è possibile seguire l'alveo del corso d'acqua lungo una larga ripa battuta, a tratti ombreggiata da meravigliosi salici, vecchi pioppi e filari di robinie.
Il Rotta scorrendo giunge all'antico ponte - canale della Roggia Castellana che giunge da San Martino, dotato di un manufatto scaricatore e sfioratore laterale che sono in grado di scaricare la portata eccessiva della Castellana nel canale.
Superato l'antico ponte – canale, il Rotta prosegue in direzione dell'abitato della frazione Rotta di Travacò Siccomario, scorrendo nei dintorni delle cascine Belfuggito di San Martino Siccomario e Vignola di Travacò Siccomario.
Dopo un rettilineo con alta vegetazione tra le terre di Cascina Belfuggito e Cascina Vignola, il canale arriva al Casello Idrovoro Vignola, un impianto di sollevamento idraulico che solleva parte di acqua del Rotta per immetterlo in una rete irrigua che alimenta un comprensorio agricolo nei dintorni della Cascina Vignola di Travacò Siccomario.
Dopo il viaggio nel territorio rurale tra Aliarolo di Cava Manara, San Martino e Travacò Siccomario, il Rotta arriva al suo tratto urbano entrando tra gli abitati di San Martino (zona Via Marconi) e Rotta ( Via di Vittorio) per poi proseguire fino al ponte della SP 64 Via Po.
Nel tratto finale il Rotta confluisce nel Canale Gravellone Vecchio, il corso d'acqua, dove il 29 marzo 1848 il re Carlo Alberto varcò la frontiera tra il Lombardo Veneto e il Regno di Sardegna, dando inizio alla prima guerra d’indipendenza.