Sul lago Maggiore, una domenica di gennaio
Lasciarsi alle spalle la nebbia, il cielo un po’ grigio, quella foschia fredda e umida della pianura, che in questo inizio di gennaio avvolge.
E quella voglia di sole che ti prende, ma dai…. il sole…..
Ed è così che decido di andare sul lago, il lago dalle mostre parti è il Maggiore, è Arona, è Stresa…Baveno.
E il sole comincia già ad annunciarsi in autostrada, per poi brillare sull’acqua di un lago meravigliosamente azzurro quando si arriva ad Arona.
Com’è bello il lago d’inverno, fa freddo, certo, è gennaio, ma è affollato di persone, ansiose di rubare, di approfittare di questa bella giornata. I bambini per mano ai genitori o nei passeggini, incuriositi dai cigni che si pavoneggiano vicino alla riva, per nulla impauriti dai turisti che scattano foto alle loro eleganti movenze.
Qualcuno osa riscaldarsi con un caffè o una calda cioccolata gustati all’aperto, la pista nella piazzetta di Arona è gremita di temerari pattinatori che oltre a sfidare il freddo, provano a esibirsi in improbabili e divertenti piroette.
I negozi aperti, un po’ tentatori, gli angoletti caratteristici, i cortili.
Ma è il lago che ruba la scena, azzurrissimo, qualche vela, un motoscafo e poi i gabbiani che volano radenti. Passeggiando lentamente, di fronte Angera, con la sua storica rocca, le colline ancora verdi, la statua del marinaio, la madonnina che guarda il lago, ........si sta bene.
E poi, una sorpresa, il presepe allestito nell’acqua, su di un piccolo aereo sommerso o quasi, a pelo dell’acqua.
E più avanti Stresa. Qui sono gli storici alberghi, che con la loro imponente presenza troneggiano sul lungolago, come si può non pensare a Hemingway che amò questi stessi panorami, queste montagne, questo lago.
Di fronte quelle meraviglie che sono le isole, la Bella, con i suoi giardini e il suo palazzo, I pescatori, casette che sembrano un presepe sull’acqua e l’isola Madre, lussureggiante di verde.
A un certo momento, quando il sole comincia a scender una parte del lago resta in ombra e sembra che l’acqua cambi colore, l’azzurro è in parte opaco, in contrasto con la luce che ancora illumina le isole che sembrano splendere ancora di più nella loro rara bellezza.
E tornando verso l’autostrada, verso la pianura, cerco di guardare ancora fino all’ultimo momento questo meraviglioso spettacolo che un pomeriggio d’inverno mi ha saputo regalare.