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Rivanazzano Terme due comuni in uno

  • Paola Montonati

rivanazzano 1Non molto distante da Salice Terme, il piccolo borgo di Rivanazzano Terme ha una storia davvero curiosa e singolare, com’è ben evidenziato dal suo nome.

Infatti un tempo c’erano, dove oggi si trova Salice due paesini, Riva e Nazzano, che avevano il ruolo rispettivamente di capoluogo e frazione, questo almeno fino all’anno Mille.

Fu proprio nel 1006 che, in un atto di donazione, è nominata per la prima volta Rivanazzano, che allora veniva chiamata Vico Lardario, dal momento che era una zona particolarmente ricca per l’allevamento di suini.

Con la fine del Trecento il nome divenne Ribulassano, poi Ripa e Nazzano e solo con la fine del Cinquecento assunse il nome attuale.

Nel frattempo il piccolo borgo era stato ceduto a un comitato di cittadini, poi venne annesso ai domini dell’Episcopato di Tortona, mentre alla fine del Trecento passò con la provincia di Voghera ai Visconti.

Verso la seconda metà del Quattrocento, Rivanazzano venne donato dagli Sforza alla famiglia dei Campofregoso e nel 1488 Ludovico il Moro lo diede a Luigi Terzaghi, che però dovette cederlo alcuni anni dopo alla famiglia dei Pietra.

Da allora il borgo venne dominato prima dai Mezzabarba di Pavia e poi da altre famiglie pavesi, fino a entrare prima nella storia del Risorgimento italiano e poi in quella dell’Italia contemporanea.

Entrando dalla Tortona – Varzi, la prima cosa che si vede di Rivanazzano è una maestosa torre del XIV – XV secolo, che si trova presso la piazza del Municipio, oggi considerato l’unico reperto rimasto del castello medievale.

Il castello attuale, che venne fatto erigere dalla famiglia dei Malaspina, si trova nella frazione di Nazzano, ed è ha un corpo principale a blocco, oltre a una rocca rettangolare e a una torre a pianta quadrata, mentre vicino c’è la settecentesca villa di San Pietro Rati Opizzoni.

Le chiese locali sono la parrocchiale di Riva consacrata a San Germano, che venne costruita alla fine del Seicento, con una cappella dedicata al Rosario, e la chiesa cinquecentesca di San Giovanni Battista a Nazzano, mentre al di fuori del paese troviamo la rinascimentale chiesa della Santissima Trinità, con annesso un oratorio di San Rocco, che nel Seicento fu adibito a lazzaretto per curare i malati di peste più gravi. 

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