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Castello Procaccini

  • Paola Montonati

Anche la provincia di Pavia può vantare un sontuoso Castello, così ricco da essere chiamato ”la Versailles della Lombardia”

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Il Castello Procaccini, situato su un altura vicino a Chignolo Po, in provincia di Pavia, è considerato la Versailles della Lombardia.
La parte più antica del castello è una grande torre che controllava un lunghissimo tratto del Po, e che gli storici ritengono sia stata fatta costruire dal re longobardo Liutprando, intorno al 740 d.C., nel periodo in cui Pavia era capitale del regno Longobardo, come difesa e presidio sul Po e sulla Via di Monte Bordone, chiamata poi via Francigena – Romea .
Nel 910 d.C., re Berengario donò la Rocca ai monaci benedettini che la integrarono con la vicina Abbazia di Santa Cristina.
Nel 990  d.C. Sigerico, arcivescovo di Canterbury, indicò l’Abbazia con il suo castello come la tappa XL.
A nord, nel 1600, venne riedificato il Borgo o Ricetto, il cui ingresso è protetto da un fossato, due garitte e quattro torrioni ai lati estremi.
Il castello, dal XIII secolo, divenne uno dei maggiori feudi lombardi, dapprima governarono i Pusterla, quindi i Federici e i Cusani, che aumentarono l’importanza del Castello e ricevettero privilegi dai Duchi di Milano.
Negli anni dal 1700 al 1730 il Castello subì una trasformazione radicale e da Fortezza medievale divenne una vera Reggia settecentesca, che ospitò Papi, Re, Imperatori e Principi. Gli stucchi e i dipinti che abbelliscono le sale più importanti vennero realizzati da artisti di scuola tiepolesca.

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Tutta questa trasformazione fu  finanziata dal proprietario Il Cardinale Agostino Cusani Visconti che affidò i lavori all’architetto romano Giovanni Ruggeri.
L’architetto si avvalse della collaborazione scultori e pittori veneziani e francesi per far eseguire moltissime modifiche: un grande parco di circa trenta ettari con al centro un fabbricato barocco con un laghetto la  “Tea House”; la realizzazione di fontane, ninfei, statue e gazebo, piccoli giardini; la costruzione del Cortile d’Onore, con lo stemma vescovile del Cardinale e l’aggiunta dell’intera ala est, con meravigliosi appartamenti riservati agli ospiti di cui il più famoso detto “appartamento del papa” allestito per Clemente XI e la camera da letto dove dormirono sia Napoleone Bonaparte che  l’Imperatore d’Austria Francesco I d’Asburgo.
I Cusani restarono feudatari del Castello fino al 1796, quando tutti i feudi vennero soppressi dal vento della rivoluzione francese.
Il complesso monumentale è prenotabile anche per ricevimenti, manifestazioni teatrali, congressi e seminari.

Visite guidate da aprile ad ottobre (no agosto)
Domenica e festivi dalle ore 15,00 alle 18,00
Info: 347 4246765

Paola Montonati

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