San Marziano, vescovo di Tortona e patrono di Mede
Festeggiato a Mede l’ultima settimana di agosto, nonostante la sua festa sia il 6 marzo, San Marziano, protettore della citta lomellina, ha una storia che risale alle origini di Tortona e del suo vescovato…
Marciano o Marziano nella tradizione si dice sia stato il primo vescovo di Tortona, la diocesi di cui è patrono.
Di famiglia pagana, venne convertito da san Barnaba, compagno di san Paolo e in seguito battezzato da san Siro, vescovo di Pavia.
Per 45 anni Marziano fu il vescovo pastore di Tortona, morendo martire sotto l'imperatore Adriano tra il 117 e il 138.
Alcuni documenti del VIII secolo però non indicano Marziano come vescovo, fu invece Valafrido Strabone che, durante la costruzione di una chiesa in onore del santo, lo indicò come primo vescovo della comunità tortonese e martire.
Le reliquie, ritrovate sulla riva sinistra della Scrivia dal vescovo di Tortona sant'Innocenzo nel IV secolo, sono custodite nella cattedrale di Tortona, mentre l'osso di un indice è conservato dalla fine del XVII secolo a Genola, vicino a Cuneo, di cui Marziano è anche il patrono.
Il vescovo Innocenzo, anni dopo il ritrovamento delle reliquie, fece edificare per la sorella suora un monastero sul colle Ronchetto, detto poi di Sant’Eufemia, dove oggi si trova il convento dei Cappuccini, e si dice che ci fosse anche il sepolcro di San Marziano.
Nella Passio martyrum Faustini et Iovitae del VIII-IX secolo si racconta infatti che un cristiano di nome Marziano fu incarcerato e decapitato nei pressi di Dertona, negli anni dell’imperatore Adriano.
Sul luogo fu edificata una chiesetta dedicata al santo martire, demolita alla fine del XVI secolo per ordine del Domenicani del monastero di San Marziano.
Nel 1875 il barone Guidobono Cavalchini Garofoli fece erigere una cappella, oggi collocata in Via Silvio Ferrari, in occasione dei festeggiamenti dei 1800 anni dall’inizio del vescovato del santo martire.
Le reliquie del santo erano state trasferite all’interno della cattedrale posta sul colle, poi nel 1609 furono solennemente trasferite nell’attuale cattedrale.
Una versione dell’Anonimo scrittore ravennate nella Leggenda Probi dice che Marziano fu il vescovo di Ravenna e sarebbe stato martirizzato a Tortona, mentre lo storico Fedele Savio alla fine del XIX secolo ipotizzò una traslazione del corpo del santo da Ravenna a Tortona, negando l’origine tortonsese del vescovo martire.
Verso il VIII secolo il culto di San Marziano venne ribadito da Valafrido Stabone, che in un poema riassume la vita e il martirio del primo presule tortonese, commissionato da Alpgero, conte carolingio di Tortona, per l’avvio dei lavori di una nuova chiesa dedicata al santo.
Anticamente la festa di San Marziano si celebrava il 27 marzo, ma il vescovo Cosmo Dossena nel Seicento la spostò al 6 marzo.