Le scarpe rosse, un dono per i papi da Vigevano
A Vigevano, capitale mondiale della calzatura, sono conservati i modelli delle scarpe calzate dai sommi pontefici in un secolo di storia.
Oltre alle calzature di Pio XI, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II c’è anche la copia delle scarpe rosse offerta nel 2007 dal calzaturificio Moreschi a papa Benedetto XVI in occasione della sua visita a Vigevano.
Le scarpe pontificie, indossate da alcuni pontefici, non devono essere confuse con le pantofole papali o i sandali episcopali, che sono paramenti liturgici in uso nella Chiesa cattolica di rito latino.
Sin dai tempi antichi, com’era in uso presso l'aristocrazia, i pontefici usavano delle pantofole all'interno delle loro residenze e delle scarpe di pelle per uscire.
Le pantofole papali erano realizzate in velluto rosso o in seta, decorate con ricami in oro, mentre le scarpe esterne erano in pelle ma meno decorate perché erano più resistenti.
Nel corso della storia della Chiesa, il colore rosso di queste scarpe è stato scelto come richiamo al sangue versato dai martiri cattolici nei secoli seguendo i passi di Cristo.
Come vicario di Cristo in terra, il pontefice era il primo a dover dare l'esempio nel seguire i passi del Salvatore e per questo indossare le scarpe di questo colore era un simbolo del ripercorrere idealmente e quotidianamente la Via Dolorosa dell'umanità.
Il colore rosso che, anche negli altri abiti liturgici, simboleggia l'amore di Dio per l'umanità e commemora, nella festa di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli.
Le scarpe pontificie, assieme al camauro, la mozzetta pontificia e il tabarro, sono i soli paramenti rossi tradizionalmente indossati dal pontefice e ancora oggi disponibili come parte del vestiario pontificio.
Prima del 1969 i papi, come i vescovi e i prelati, indossavano i sandali episcopali durante la messa e il loro colore variava per accordarsi al colore liturgico della celebrazione.
Le scarpe esterne erano mocassini realizzati in marocchino e portavano una croce d'oro ricamata, lunga tutta la lunghezza del fronte della scarpa sino alla suola poi, sul finire del XVIII secolo, la croce fu accorciata come mostrano le scarpe di Pio VII ancora oggi conservate.
Dopo il 1958, Giovanni XXIII fece aggiungere delle fibbie d'oro alle sue scarpe papali, rendendole così simili a quelle indossate dai cardinali nei loro movimenti all'esterno.
Paolo VI in seguito eliminò la croce in oro presente sul fronte della scarpa e abolì il rito del bacio del piede del pontefice, ma continuò a usare le scarpe rosse del papa, ad esempio nel 1964 in occasione del suo viaggio a Gerusalemme.
Nel 1969 il papa abolì l'uso delle fibbie in tutte le scarpe ecclesiastiche, in particolare in quelle in uso presso la corte papale e i prelati romani e utilizzò sempre meno le pantofole papali, preferendo scarpe rosse in cuoio per il resto del suo pontificato.
Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò per soli 33 giorni, continuò a indossare il medesimo modello di scarpe del suo predecessore.
All'inizio del suo pontificato, Giovanni Paolo II indossò delle scarpe rosse come i suoi predecessori, ma successivamente optò per delle scarpe di cuoio marrone.
Benedetto XVI ha poi ripreso l'uso delle scarpe pontificie rosse, realizzate dal suo calzolaio di fiducia, Adriano Stefanelli di Novara, l'attuale pontefice, Francesco, ha deciso di indossare scarpe nere.