La villa degli amanti maledetti a Lomello leggenda o verità?
Una storia che partendo dall’inizio del novecento si snoda nei primi anni del secolo scorso per raccontarci una vicenda intrigante, affascinante, piena di mistero.
Nei pressi di Lomello si trova una sontuosa villa in stile liberty, che nonostante l’aspetto tranquillo, sembra nascondere un’ atmosfera sinistra, come se un tempo qualcosa di orribile sia successo tra le sue mura.
E forse è davvero cosi; infatti molti siti e pagine delicate a Lomello presentano questa casa come la “villa degli amanti maledetti”.
Il fattaccio sarebbe accaduto agli inizi del Novecento, quando il proprietario della tenuta, uscito per una battuta di caccia, non avendo incontrato nessuna preda interessante, fece ritorno molto più presto del solito.
Ma notando che la moglie non gli si era fatta incontro come al solito, l’uomo, colto da un terribile sospetto, salì al secondo piano dov‘era la camera.
E lì ebbe la certezza che i suoi sospetti erano realtà, sua moglie stava dormendo con un giovane stalliere che da qualche tempo era divenuto il suo amante.
Accecato dalla rabbia e dalla gelosia, l’uomo uccise i due a colpi di fucile, poi si tolse la vita con l’ultimo proiettile che gli era rimasto in canna.
Da allora,si racconta che i fantasmi dei tre infestino la casa, portando i proprietari al suicidio o alla pazzia, come nel caso di una famiglia degli anni Cinquanta, i cui componenti morirono tutti nel giro di poco tempo.
Ancora oggi, i ragazzi di Lomello vanno fino al limitare del prato dove si trova la villa, per scattare qualche foto, sfidando la sorte, mentre il sindaco ci vorrebbe aprire una pizzeria.
Ma sarà tutto vero? Secondo le recenti ricerche di Gian Franco Magenta, che ha scritto con la moglie Tina libri di storia locale, la verità è molto meno romantica di quello che sembra.
Basandosi su una foto del 1931, in cui si vede il proprietario della villa sulla soglia della sua dimora, Magenta ha scoperto che la villa venne costruita nel 1930, quindi molti anni dopo il presunto fatto di sangue che avrebbe dato origine alla leggenda.
Il complesso, noto con il nome di Villa Cerri, venne venduto nel 1973 a Francesco Sempio, il re del riso pavese e fondatore di Euricom, l’azienda che controlla anche la lomellina Curtiriso.
C’e solo una domanda che è rimasta in sospeso per Magenta: da dove è nata la leggenda degli amanti maledetti?
Secondo la moglie Tina, tutto è nato dalla fusione di due eventi di cronaca nera, risalenti all’Ottocento, che potrebbero aver influenzato la fantasia locale.
Il primo è la strage del Vecchio Mulino, dove una famiglia di contadini venne sterminata a scopo di rapina, anche se molti ipotizzano un adulterio come la vera causa della strage.
Secondo le cronache locali, il colpevole venne giustiziato nel fiume Agogna.
La seconda è un pettegolezzo, risalente alla fine degli anni Trenta, sulla tragica storia d’amore di due fittavoli di Villa Cerri, colpevoli solo di avere avuto un amore clandestino.
Nessuna certezza, ma certo un’aria particolare avvolge questa pittoresca costruzione.