L'arte è emozione: Henri Matisse La stanza rossa
Matisse dipinse La stanza rossa, un olio su tela di grandi dimensioni, oggi esposto all’Hermitage di San Pietroburgo, in Russia, fra il 1908 e il 1909.
E’ uno dei quadri più famosi del pittore francese, dove il rosso domina sulla tela inglobando la prospettiva e non permettendo una chiara distinzione tra linee verticali e orizzontali, con elementi cromatici intensi e disegni decorativi che annullano quasi completamente lo spazio.
La scelta del pittore di usare il colore nella scena, crea una suggestione molto forte, con il rosso disposto in maniera talmente piatta e uniforme da non consentire una facile identificazione dei piani orizzontali e dei piani verticali.
Ma l’impressione che si ricava dall’insieme è di serenità, come serena appare la finestra che si apre su uno scorcio di paesaggio e consente la vista di verdi, bianchi, azzurri e gialli scelti per dare all’osservatore una sensazione di tranquillità, mentre la cameriera che sta tranquillamente disponendo su una tavola cibi e bevande, trasmette un senso di grande pace e serenità.
Henri Matisse è il rappresentante principe dell’espressionismo mediterraneo, che rispetto agli analoghi movimenti tedeschi, connotati da atmosfere fosche e contenuti drammatici, è caratterizzato da molta solarità, per l’artista il dipinto deve comporsi unicamente di colore, senza l’obbligo di verosimiglianza con la natura.
L’autore
Henri Matisse nacque il 31 dicembre 1869 a Le Cateau-Cambrésis in Francia e, dopo aver frequentato la scuola di Saint-Quentin andò a Parigi a studiare diritto.
Nel 1888, dopo aver ricevuto il diploma, ritornò a Saint Quentin per lavorare in uno studio legale e intanto cominciò a frequentare le lezioni di disegno presso una scuola d’arte.
Poco tempo dopo Matisse abbandonò la facoltà di Giurisprudenza e si trasferì di nuovo a Parigi per studiare, iniziando la sua attività di pittore intorno al 1890.
All’inizio studiò presso il pittore simbolista Gustave Moreau e all’École des Beaux-arts di Parigi, poi conobbe Albert Marquet, André Derain e Maurice de Vlaminck, con cui fondò il gruppo dei Fauves, che fece il suo debutto nel 1905 al Salon d’Automne.
Il nuovo approccio alla pittura del gruppo non entusiasmò la critica, che fu molto severa, al punto che le opere di Matisse esposte al Salon d’Automne, insieme con quelle di Vlaminck, Derain e Albert Marquet, furono bollate come “indicibili aberrazioni” e gli autori ritenuti delle belve, in francese fauves.
Dopo aver conosciuto alla mostra Gertrude e Leo Stein, Matisse conobbe anche Pablo Picasso, critici d’arte, mercanti e mecenati e nel 1909 si trasferì in una grande casa a Issy-les-Molineaux, cominciando anche a viaggiare in Nord Africa, Spagna, Germania e Russia.
I viaggi, la produttività e la serenità di Matisse vennero interrotti dalla Prima Guerra Mondiale, che lo spinse a dedicarsi alla scultura e all’incisione.
Nel 1930 il pittore ricevette l’incarico di decorare le pareti della Barnes Foundation e passò tre mesi a Tahiti. Nel 1941 venne colpito da tumore all'intestino, che da allora lo costrinse a rimanere a letto per molte ore al giorno.
Henri Matisse morì il 3 novembre 1954 a Nizza, a ottantaquattro anni.