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John Galsworthy, un Nobel dalla penna raffinata

  • Paola Montonati

lettriceUn uomo che, nelle sue opere, raccontò come stava finendo il mondo dell’Inghilterra vittoriana…

John Galsworthy nacque il 14 agosto 1867 nel Surrey da una ricca famiglia terriera e fu indirizzato agli studi di legge dal padre, noto avvocato.

Durante un viaggio John conobbe lo scrittore Joseph Conrad che divenne suo amico, convincendolo a dedicarsi alla scrittura.

Per anni scrisse sotto pseudonimo e non riuscì a guadagnare neanche un penny con la sua professione.

Divenuto indipendente con la morte del padre nel 1904, John riprese il suo cognome e scrisse La Saga dei Forsyte, una trilogia su tre generazioni di una rispettabile famiglia di stampo vittoriano che, raggiunta la ricchezza con gli affari, protegge benessere e privilegi con tutte le sue forze.

Il cuore della saga è Soames Forsyte, membro dei Forsyte, che incarnano tutti i valori e i comportamenti della classe dominante, come spirito d’intraprendenza, un forte senso elitario, l'individualismo e l'idea di poter comprare ogni cosa col denaro.

Ogni Forsyte ha come carattere peculiare un accentuato senso della proprietà e solo Jolyon Forsyte, con la sua sensibilità e passionalità, capisce i limiti di questa visione.

Soames sposa la bella Irene che però fuggirà da un mondo che non le appartiene per rifugiarsi nelle braccia di Bosinney, architetto al quale Soames ha commissionato la costruzione di una sontuosa villa simbolo della proprietà.

Poi Soames cerca à in tutti modi di riconquistare la moglie perduta e finisce per farlo nel peggiore dei modi.

Nel secondo romanzo dalla saga, Soames, ferito nell’orgoglio, intenta un processo contro Bosinney, accusandolo di aver superato la cifra per la costruzione della casa, ma il giovane morirà in una notte londinese mentre vaga nella nebbia.

Irene fugge a Parigi dove incontra Joylon, cugino di Soames, e se ne innamora, ma Soames, contro tutte le convenzioni, trascina i due in tribunale con l'accusa di adulterio e ottiene finalmente il divorzio, per sposare Annette, una giovane francese; da cui avrà una bambina, Fleur.

L'ultimo romanzo narra le vicende dell'amore tra Fleur e il figlio di Irene e Jolyon, Jon, ma l'odio tra le due famiglie resiste.

Quando Jon viene a conoscenza dei fatti che impediscono alla madre di desiderare un suo matrimonio con la figlia di Soames, rinuncia a sposare Fleur e lascia l'Inghilterra per il Canada.

La storia di Soames e Irene rispecchia quella di John che, innamorato di Ada Pearson, moglie di un cugino, visse di nascosto con lei per dieci anni, sposandola solo dopo la morte del padre ostile alla relazione.

Durante la prima guerra mondiale in Francia John si prodigò con la Croce Rossa per i rifugiati, ospitando i soldati feriti e disabili, scrisse anche articoli sulla guerra e cercò di non incoraggiare l’odio contro il nemico.

Ma Galsworthy fu anche un drammaturgo che trattò temi etici e col uno stile semplice e diretto seppe rappresentare bene il popolo inglese, immutabile nonostante tutti i cambiamenti, che gli permise di vincere il Nobel nel 1932.

Dopo la sua morte, avvenuta nel 1933 per un tumore cerebrale, lo scrittore fu quasi dimenticato, al punto che Virginia Woolf lo attaccò nei suoi saggi, considerandolo l’incarnazione di ciò che aveva cercato di combattere.

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