Skip to main content

Il Pavese tra le due guerre: Il coniglietto pasquale

  • Paola Montonati

coniglio pasqualeNel Pavese la Pasqua, oltre all’uovo di cioccolato e alla colomba, è legata anche alla figura del coniglietto, ricco di simbolismi….

Il coniglietto pasquale, noto anche il coniglietto di primavera, in Germania è noto come il Babbo Natale della bella stagione, che lascia doni per i bambini.

La storia del coniglio 

Secondo la tradizione, la notte del Sabato Santo i bambini preparano il nido per il coniglio e, accanto alla paglia, lasciano del cibo per il coniglietto che potrà ristorarsi durante la sua visita e se il bambino in questione si è comportato bene nel corso dell’anno, l’animale lascerà  doni.

Nel 1700 questa usanza venne tramandata dalla Germania agli Stati Uniti, per poi diffondersi velocemente nella gran parte delle nazioni, mentre vicino alle uova incominciavano ad apparire le prime preparazioni dolciarie dedicate al  Easter Bunny.

La tradizionale simbologia del coniglio di Pasqua ha origine così nelle culture dell’Europa occidentale, in particolare nella zona nord europea del globo, dove però il coniglio ha sembianze simili ad una lepre, legata ai riti religiosi che si celebravano in quel periodo, quando inizia a  percorrere per prima i prati fioriti e inaugurare la bella stagione.

Inoltre, una leggenda narra che Sant’Ambrogio avesse indicato proprio la lepre come simbolo di Resurrezione. dato che il  manto dell’animale è  in grado di cambiare colore a seconda della stagione.

Se il coniglio pasquale ha forti radici nella tradizione popolare nordeuropea, non ha trovato grande riscontro, se non per alcune leggende, nei Paesi a maggioranza cattolica, come l’Italia, dove si è iniziato a sentir parlare del coniglio pasquale relativamente di recente, con l’apparizione di dolci e decorazioni a tema.

Anche se l’usanza del coniglio pasquale non è nota  in Italia, negli ultimi anni alcune case dolciarie hanno cominciato a proporre anche qui coniglietti di cioccolata, in alternativa o abbinati alle tradizionali uova di cioccolato.

Le leggende 

Ci sono però una serie di leggende che incuriosiscono e che fanno capire meglio come negli anni si sia tramandata l’idea del coniglio pasquale.

La leggenda più affascinante riguarda nello specifico una divinità associata alla Primavera di nome Eostre e racconta  di come, in un pomeriggio di primavera, per far divertire i bambini che aveva intorno, decise di trasformare in coniglio, l’uccellino che aveva appoggiato sul suo braccio.

I bambini furono entusiasti di questa magia ma l’uccellino d’altra parte ne fu rattristato e, dispiaciuti di vedere soffrire l’animaletto, i piccoli chiesero alla dea di ritrasformare il coniglio in volatile.

Nel frattempo era però arrivato l’inverno e la dea non aveva più né le forze né le capacità per trasformare nuovamente il volatile.

Una volta ritornata la primavera la dea Eostre riacquistò le proprie forze e ridiede all’uccellino la forma originale e questi, per la gioia, depose delle uova colorate che regalò ai bambini e alla dea.

È proprio questa storia che spiega un po’ quali sono le origini connesse a quella che è la simbologia decorativa tipica del periodo di Pasqua.

La tradizione di regalare uova colorate è poi arrivata fino ai giorni nostri, come quella del coniglietto Pasquale, e ha iniziato ad arricchire tutti i momenti connessi alla Pasqua.

In seguito le uova sono diventate il simbolo della risurrezione di Cristo ed anche della primavera come rinascita a nuova vita, trovando quindi anche un  fondamento nell’essenza religiosa della Pasqua.

Pin It