Weekend di Gennaio con il Mec a Morimondo
Domenica 14 gennaio il Mercatino Enogastronomico della Certosa riprende i suoi appuntamenti sulla Strada delle Abbazie, con una serie di eccellenze enogastronomiche, dal meglio della produzione agricola delle colline stese tra le province di Pavia, Milano e Alessandria, a chilometro zero in una suggestiva cornice ricca di storia e bellezza.
Infatti il grande farmers' market della Certosa di Pavia dalle 9 alle 19 sarà a Morimondo, alle porte di Milano, borgo slow del circuito Borghi più Belli d'Italia, sulla strada che porta a una delle più belle abbazie romaniche lombarde.
Per il primo appuntamento del 2018 i produttori del MEC daranno appuntamento a grandi e piccoli con il loro ricco catalogo di sapori genuini a chilometro zero, per degustare eccellenze enogastronomiche DOP, DOC e IGP provenienti dal Pavese, dalla Lomellina, dall'Oltrepo, dal Monferrato.
Nella vetrina del MEC i turisti enogastronomici potranno trovare funghi, riso, succhi di frutta e salse, confetture e composte, miele, specialità casearie di latte vaccino e per chi tiene d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra.
Non mancheranno il salame di Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e il salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina, che è protagonista tra i banchi del MEC con i prosciutti e il paté di fegato d'oca da accompagnare a pane di farro e integrale, Senatore Cappelli, grano saraceno e riso in purezza.
Ma ci saranno anche vini, distillati, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati e per i golosi del dolce le caratteristiche e pluripremiate offelle di Parona.
Gastronomi e turisti a breve raggio potranno vedere anche l'abbazia di Morimondo, un borgo magico dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità come, gioiello dell'architettura romanica italiana.
L'Abbazia di Morimondo venne fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre, derivato da mora, parola della bassa latinità che significava palude.
La basilica, edificata in un periodo successivo alla costruzione del monastero e risalente al 1182, è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo.
Con la sua piante ricorda il disegno delle chiese cistercensi voluto da San Bernardo, che dovevano essere grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui oggi è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio lombardo.