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Vigevano: scarpe per rivivere la storia

  • Paola Montonati

mostra scarpe 1Da sabato 14 marzo e fino al 3 maggio, le sale del Museo della Calzatura di Vigevano ospiteranno la mostra dedicata alle numerosissime calzature che sono conservate nella collezione Camelia.

La curiosa particolarità che accomuna le calzature in questione è che fanno parte di un periodo ben preciso all’interno della storia della calzatura mondiale, infatti, sono di quel magico momento che va dal 1900 fino al 1914, quando scoppiò la prima guerra mondiale.

Infatti in quegli anni il mondo della scarpa era davvero aperto a idee davvero nuove e originali, che portarono alle prime calzature da combattimento e anche alle scarpe da ballo che in seguito avrebbero dato vita a nuovi modelli nel primo dopoguerra.

“Ho pensato di esporre le varie calzature” dice Armando Pollini, direttore artistico del museo “in sei teche. La prima, per esempio, presenta proprio quegli stivaletti da signora con i bottoni e rispettivo “allacciabottoni”, lo strumento metallico che infilava il bottone dell’asola, utilizzati soprattutto nella Francia del Gran Can Can. Pochi anni dopo lo stesso stivaletto si fa più elegante, grazie all’arrivo del tailleur, e diventa quindi una scarpa strutturata, come si vede nella seconda vetrina. Qui la calzatura è fatta di materiali resistenti, differenti dalle scarpine in seta usate a metà Ottocento. La terza vetrina è dedicata a Lina Cavalieri, “canzonettista” che Gabriele D’Annunzio definì “massima testimonianza di Venere in Terra”: qui oltre agli stivaletti sfarzosi, si possono ammirare anche diversi gioielli, mascherine e merletti. Intanto arrivano le Suffragette, movimento femminista che chiedeva il diritto di voto alle donne: protagonista diventa quindi lo stivaletto con suola resistente fatta per camminare, simbolo dell’emancipazione femminile”.

Nelle ultime teche della mostra ci saranno le calzature di chi ha combattuto in Libia o nella prima guerra mondiale, fino ad arrivare ai simboli dell’esercito austro – ungarico dopo la fine del conflitto.

“Tra le curiosità” ricorda Pollini “anche un paio di scarpe da calcio, quelle del campionato 1914-15 che fu assegnato al Genoa, oppure degli stivali militari simili a quelli di Emanuele Filiberto di Savoia, duca d’Aosta e cugino del re Vittorio Emanuele III”.

La mostra sarà aperta dalle 14 alle 17 dal martedì fino a venerdì e dalle 10 alle 17 durante i weekend e i festivi,  l’ingresso è libero. 

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