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Uno:Uno kids: Aspettando la festa della mamma

  • Paola Montonati

uno kids maggio 1Dopo il successo dell'anno scorso e grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo, presso i Musei Civici di Pavia si terrà un viaggio di dieci tappe, da maggio a dicembre, per i più piccoli, per conoscere opere d'arte e collezioni attraverso visite guidate e stimolare la loro creatività grazie a laboratori dedicati.

Si partirà sabato 11 maggio alle 15.30 con Aspettando la festa della mamma, dove i bambini potranno approfondire la storia di una delle opere più belle della collezione Morone, Riflessione di Federico Zandomeneghi, che ritrae una donna su una poltrona in meditazione, data dalla lettura del libro che tiene nella mano destra.

Il volto, la stanza e i dettagli delle vesti e degli oggetti danno una calda sensazione di intimità alla scena, mentre alla fine si potrà conoscere la storia del pittore, della collezione Morone e prendere parte a un laboratorio creativo in occasione della festa della mamma.

Federico Zandomeneghi, nato a Venezia nel 1841 e scomparso a Parigi nel 1917, fu introdotto alle arti dal padre Pietro e dal nonno Luigi, che avevano lavorato al monumento a Tiziano per la Chiesa dei Frari.

Nel 1856 fu iscritto all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ma nel 1859 dovette lasciare la città temendo di essere costretto ad arruolarsi nell’esercito austro-ungarico.

Arrivato a Pavia, Federico si uni ai garibaldini e partecipò alla Spedizione dei Mille in Sicilia, poi nel 1862 si trasferì a Firenze, dove frequentò il Caffè Michelangelo ed entrò n contatto con i Macchiaioli.

Nel 1866 prese parte alla terza guerra d’indipendenza sempre dalla parte di Garibaldi, poi tornò a Venezia compiendo anche vari viaggi a Firenze e Roma, fino a quando non decise di partire per Parigi nel 1874 per visitare il Salon.

Affascinato dalla pittura impressionista, Zandomeneghi rimase nella capitale francese per molti mesi, grazie all’amico e collezionista Durand Ruel, e stabilì il suo studio prima al Passage de l’Elisée des Beux-Arts al numero 25, poi a Montmartre, al numero 7 di rue Tourlaque.

Negli anni seguenti il pittore divenne amico degli impressionisti ed entrò a far parte del loro gruppo, partecipando alle esposizioni del 1879, del 1880, 1881 e 1886, con un originale linguaggio pittorico, dove le figure e i paesaggi appaiono con uno stile onirico, ma c’è anche quell’adesione alla realtà tutta macchiaiola.

Con gli anni Zandomeneghi si dedicò e allo studio di nudi di donna sia a pastello che a olio, seguendo le ricerche di Degas e Renoir.

Nel 1893 l’amico e mecenate Ruel organizzò una personale di Federico nella sua galleria parigina, che fu riproposta nel 1898, mentre nel 1914 Vittorio Pica e Angelo Sommaruga tennero una mostra sull’artista a Venezia, che non ebbe il successo sperato.

Dopo la morte nel 1917 a Zandomeneghi furono dedicate diverse mostre e retrospettive, come quella del 1928 alla Galleria Pesaro di Milano, una nel 1952 alla Biennale di Venezia e nel 1967, dopo tanti anni, presso la Galleria Durand Ruel di Parigi.

L'ingresso alla collezione Morone, la visita guidata e l'attività del laboratorio saranno gratuiti per i bambini ed è previsto il costo di un euro per l'utilizzo dell'aula didattica.

Le prenotazioni devono essere fatte telefonando al numero 3490833162 oppure scrivendo a info@progetti.pavia.it

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