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Una nuova illuminazione per il Ponticino di Pavia

  • Paola Montonati

ponticino 1Se c'è una cosa che l'arte ha il potere di fare è restituire la dignità a monumenti e luoghi che, per questioni di architettura, dimensioni o altre varie vicende sono sempre stati snobbati”. E' con queste parole che l’artista lomellino Marco Lodola presenta la nuova illuminazione del Ponticino di Pavia, detto anche Ponte Nuovo, che sarà presentata domenica 7 settembre, costituita da una serie di neon gialli, fucsia e blu, che daranno l’impressione di un paio di ali pronte per spiccare il volo “Mi sono ispirato al film “Le ali della libertà” di Frank Darabont, e sono arrivato a pensare al ponte come a “non luogo” che rappresenta un'occasione di libertà, una via per andare dove si vuole. Allora ho disegnato le ali”.

Da dove è nata l’idea? “La prima idea viene da molto lontano, era ancora sindaco Piera Capitelli. Siccome molti anni fa sul ponte c'era un'illuminazione bianca che poi è stata tolta, si era pensato di rifare qualcosa del genere. Poi le cose sono andate burocraticamente per le lunghe finché la giunta Cattaneo ha approvato il progetto nell'ambito delle opere di riqualificazione per Expo 2015”.

Perché cambiare il nome del ponte da Ponte Nuovo a Ponticino? Sembra quasi giocoso…

“Sì, è un nome giocoso, suggerito da un amico dell’osteria della Malora. Ma “Ponticino” è solo il nome della mia installazione, non ho mai avuto la pretesa di cambiare nome al ponte. Come ben scrive Mino Milani nel catalogo della mostra fotografica che sarà realizzata per l'inaugurazione di Ponticino, non ha senso ribattezzare un monumento nel corso della storia, nemmeno se si chiama Ponte dell'Impero”.

ponticino 2Ma, dopo l’inaugurazione, le luci rimarranno sempre accese di sera?  “Non lo so nemmeno io. Poiché si tratta di un intervento che si deve integrare anche logisticamente con il contesto urbano, io ho donato alla città il progetto artistico ma la realizzazione è stata fatta da altri. Spero però che la nuova giunta rispetti l'idea originaria”.

E adesso che cosa potrebbe illuminare la notte di Pavia, per l’Expo 2015? “Per prima la Minerva, ora illuminata alla base da luci bianche a effetto cimiteriale. Basterebbe illuminarla dall'alto anziché alla base, con un colore qualunque ma non il bianco. Poi penserei a un percorso luminoso che porta al Castello, e al Castello stesso, a San Michele, alla Piazzetta delle rose e potrei andare avanti” dice Lodola. 

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