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Una mostra per i progetti di Santa Maria Maggiore a Lomello

  • Paola Montonati

mostra lomello santa mariaLa Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello è considerata una delle massime realizzazioni della prima architettura romanica europea, sia per la sua straordinaria carica sperimentale che essa presenta che sul piano architettonico che artistico.

La collocazione storica dell’edificazione della chiesa lomellina verso i decenni iniziali dell’XI secolo ne fa l’espressione più emblematica per il territorio lombardo del fervore costruttivo degli anni attorno al Mille, ricco di arte e storia.

La data di fondazione di questa straordinaria fabbrica è legata alla figura di Ottone, figlio del giudice pavese Cuniperto, che verrà ricordato dal 1001 al 1025 come protospatarius, conte palatino, conte di Pavia e infine nel 1018 conte di Lomello.

È senz’altro grazie al conte Ottone, che fu figura di primo piano della politica ottoniana nell’Italia settentrionale, e ai suoi successori che va ricondotta l’iniziativa della costruzione di una basilica tanto mirabile, come venne  intuito un secolo fa dal grande studioso americano Arthur Kingsley Porter nel suo lavoro.

Nel marzo 2023 il corso di Restauro Architettonico, Università di Pavia, di cui è titolare la professoressa Olimpia Niglio, ha promosso una convenzione con la parrocchia di Lomello della Diocesi di Vigevano e al cui soglio episcopale c’è monsignor Maurizio Gervasoni che, insieme al parroco don Roberto Signorelli, ha fortemente sostenuto una serie di attività accademiche e di ricerca presso la Basilica.

La convenzione ha deciso di porre le basi per attivare e promuovere un programma scientifico e culturale di valorizzazione del patrimonio religioso della Lomellina in occasione dei mille anni della fondazione della Basilica di Santa Maria Maggiore (1025-2025) e nell’ambito del quale verranno programmati seminari, workshop periodici e un convegno internazionale.

Il 19 gennaio 2024, alle  11, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello verrà inaugurata la mostra dei progetti realizzati dagli allievi del corso di Restauro Architettonico e provenienti da 12 paesi del mondo, che sono Albania, Argentina, Bielorussia, Cina, Egitto, Giappone, Italia, Marocco, Perù, Romania, Spagna e Ucraina, dove in quattro mesi hanno elaborato importanti ricerche e ipotesi conservative e di valorizzazione della chiesa e della sua storia,  che saranno condivise con la comunità del paese lomellino.

Questa esperienza ha permesso infatti di attivare un interessante progetto partecipato in cui diverse realtà territoriali stanno contribuendo attivamente alla valorizzazione del patrimonio culturale e religioso di Lomello e della Lomellina, noto fin dall’alto Medioevo.

All’inaugurazione saranno presenti monsignor Maurizio Gervasoni, Vescovo di Vigevano, Don Roberto Signorelli, Parroco di Lomello,  Giuseppe Stolfi, Soprintendente, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese,  Silvia Ruggia, Sindaco di Lomello, Alessandro Greco, delegato del Rettore per l’edilizia dell’Università di Pavia,  Marco Ermentini, Ermentini Architetti, G124 Renzo Piano, Senato della Repubblica e Valeria Cechetto, presidente Oltre Confine scs Onlus e rappresentante del Comitato Parrocchia Lomello per il Millenario della Basilica.

All’inaugurazione saranno presenti anche alcuni colleghi della Technische Hochschule Mittelhessen, Giessen (Germania) e la professoressa Alessandra Ferraresi dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pavesi, oltre a docenti dell’Università di Pavia in qualità di membri della commissione di valutazione dei progetti e in particolare il professore Luigi Carlo Schiavi, docente di storia dell’arte medievale, che ha fortemente supportato le attività del corso.

La mostra resterà aperta fino alla fine di gennaio 2024 e per le visite si dovrà contattare la Parrocchia di Lomello a parrocchialomello@gmail.com

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