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Una domenica tra le ville di Robecco sul Naviglio

  • Paola Montonati

robecco naviglio gite 1Domenica 8 luglio, dalle 10, la Pro Loco di Robecco sul Naviglio proporrà una visita a due ville storiche del paese, Villa Gaia e Villa Gromo di Ternengo, tra le più famose Ville di Delizia costruite lungo il corso del Naviglio Grande.

Nel corso della gita si parlerà di villeggiatura in campagna, di viaggi sull'acqua e della via del marmo, di personaggi conosciuti e uomini semplici che hanno contribuito allo sviluppo di questo bellissimo borgo.

Villa Gaia Gandini, che venne chiamata cosi nella seconda metà del Quattrocento per le sontuose feste che vi si svolgevano, è uno dei più antichi edifici lungo i Navigli milanesi, come dimostrano le tracce di finestre con archetto ritrovate sotto alcuni intonaci, che furono murate dal Conte Vitaliano Borromeo.

La proprietà passò poi al nobile Filippo Borromeo, consorte di Francesca Visconti e poi ai figli e fu nel 1481 che Bona di Savoia, già vedova del duca Galeazzo Maria Sforza, dopo aver vissuto nel castello di Abbiategrasso come prigioniera di Ludovico il Moro, giunse con le sue dame e cortigiani a Robecco sul Naviglio, ospite di Giovanni Borromeo che, sposato ma senza figli, lasciò in eredità Villa Gaia al nipote Ludovico Visconti, con il compito ai discendenti di assumere il cognome di Borromeo.

La Villa andò in eredità ai Biglia, mecenati di Andrea Appiani, e in seguito ai Confalonieri, di cui faceva parte il noto cospiratore Federico e nella seconda metà dell’Ottocento venne venduta ai Decio Garbini e in seguito ai Gandini.

Grande espressione del Barocco Lombardo, Villa Gromo di Terenengo è un complesso di rilevantissima importanza storica e culturale, con una storia che parte dal 600 d.C, quando Robecco era il feudo dei nobili Pietrasanta, che lo fortificarono con due torri di difesa.

Nel 1340 Giovannolo Casati, aio di Filippo Maria Visconti, trasformò il primo nucleo di Robecco in una villa, che divenne il cuore di una vasta proprietà rurale sulle rive del Naviglio, che era navigabile nel 1270.

L'aspetto della Villa e la sua struttura attuale sono nati da un lungo lavoro di restauro avvenuto nel 1679 quando il reggente di Milano, Danese Casati con il nipote, il Conte Ferdinando Casati, andò ad abitare sulla Villa dandole le attuali sembianze.

La Villa da allora è stata tramandata di generazione in generazione all'interno della stessa famiglia, fino ad oggi, e, dalla morte di Ferdinando Casati, ha avuto il suo nome modificato più volte, perché veniva portata come dote nuziale della figlia primogenita, per essere unita al patrimonio del marito.

Divenne la Villa Gromo di Ternengo nel 1884, quando la Marchesa Antonietta Negrotto Cambiaso, discendente dei Casati, sposò Emanuele Gromo Richelmy, Conte di Ternengo.

Il ritrovo si terrà 15 minuti prima della partenza presso l’Info Point Turistico, alla Biblioteca Comunale di Robecco sul Naviglio, con l’ingresso da via Matteotti e via corte dell'Arsenale.

Per le prenotazioni si può telefonare al numero 3357097230 oppure scrivere a info@prolocorobecco.org

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