Roberto Kusterle. Cronache da un altro mondo
Dal 6 luglio al 5 agosto, presso lo Spazio SID del Broletto, in Piazza della Vittoria a Pavia, dopo la mostra di maggio della fotografa Francesca Moscheni, si può visitare la seconda esposizione del ciclo ideato da Roberto Mutti, dedicata a Roberto Kusterle e alle sue Cronache da un altro mondo.
Roberto Kusterle è nato a Gorizia nel 1948, dove vive e lavora ed è attivo dagli anni Settanta nel campo delle arti visive, con un particolare interesse per la pittura e le installazioni fino all’incontro con la fotografia, che ha visto come lo strumento ideale della propria ricerca espressiva.
I temi essenziali della sua poetica sono la continuità tra il mondo umano, animale e vegetale, il ruolo mediatore del corpo, la negazione dello sguardo, l’uso dell’ironia, dell’ambiguità e dello spiazzamento per dare corpo e voce a un’idea e stimolare l’osservatore a interrogarsi.
L’uso della fotografia mantiene anche una grande tensione tra finzione e realtà, con lo scatto che rappresenta solo l’ultima azione di un percorso creativo complesso e articolato.
Nel corso degli anni Novanta Kusterle ha combinato la ricerca di un equilibrio formale dell’immagine con l’uso di emulsioni fotosensibili, resine, vetro ed elementi naturali, per la creazione d’installazioni e oggetti fotografici tridimensionali.
Nel 2003, alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, ha proposto il ciclo Riti del corpo, dove il legame fra l’uomo e il mondo animale è visto attraverso il prestito e lo scambio mimetico di occhi, teste, chiome, che mostrano il disegno di un mantello o caratteri alfanumerici, aprendo a una dimensione linguistica familiare e al tempo stesso indecifrabile.
Il lavoro successivo è αναχρονος (Anakronos), ideato tra il 2004 e il 2006, dove il lavoro dei suoi soggetti si estende, nei mondi da cui essi provengono o che plasmano, sempre secondo la propria logica.
Nel 2009 ha esposto per la prima volta negli Stati Uniti, presentando presso la Wook & Lattuada Gallery di New York la serie Mutazione silente, poi esposta nel 2011 presso la Garden of the Zodiac Gallery di Omaha (Stati Uniti), in occasione di una mostra.
Sempre attivo, Kusterle ha ideato anche il ciclo Segni di pietra nel 2011, esposto prima a Spilimbergo, e poi presso la Galleria Antonio Nardone di Bruxelles nel 2013.
La mostra è visitabile giovedì e venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30, e dalle 16 alle 19.