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Una domenica con la Quadreria dell'Ottocento dei Musei Civici di Pavia

  • Paola Montonati

visita quaderia 1Domenica 25 marzo, dalle 15 alle 16.30, presso il Castello Visconteo di Pavia, ci sarà la possibilità di una visita nella collezione di opere della Quadreria dell'Ottocento dei Musei Civici, tra i generi e le maniere artistiche diffusi nel XIX secolo con capolavori di rilevanza nazionale, accanto a pregevoli prodotti della scuola artistica locale, sostenuta dalla Civica Scuola di Pittura.

I Musei civici pavesi, dal 2000, hanno valorizzato il patrimonio di pittura del XIX secolo, allestendo al primo piano la Quadreria, con circa sessanta dipinti dal Neoclassicismo al Simbolismo, mostre monografiche sui singoli artisti e movimenti e importanti rassegne ospitate alla Reggia di Caserta e poi all’Ermitage di San Pietroburgo.

Ora, nel contesto del recupero del secondo piano del castello visconteo, 13 salette accolgono altrettanti temi iconografici e personalità artistiche rappresentative della cultura artistica non solo pavese ma nazionale, dagli inizi dell’Ottocento al 1900.

La collezione di opere della Quadreria dell’Ottocento è un suggestivo viaggio tra i generi e le maniere artistiche diffusi nel XIX secolo attraverso una serie di capolavori di rilevanza nazionale, accanto a pregevoli prodotti della scuola artistica locale, spesso legata alla Civica Scuola di Pittura, l’Accademia d’arte attiva a Pavia dal 1842 al 1934. 

Un nucleo cospicuo di queste opere fa parte del periodo neoclassico con dipinti di Andrea Appiani, Gaspare Landi Felice Giani, ma c’è anche la scuola romantica, che annovera l’Accusa segreta di Francesco Hayez e la delicata Arianna abbandonata di Giovanni Carnovali detto il Piccio.

Di Giacomo Trécourt, che fu per quarant’anni direttore della Civica Scuola di Pittura, ci sono l’Autoritratto in costume orientale e l’intenso Lord Byron, testimonianze del gusto orientalista.

Tra gli artisti più noti che frequentarono la famosa scuola pittorica sono da vedere Federico Faruffini (Cola di Rienzi), Tranquillo Cremona con il Ritratto di Nicola Massa e Giorgio Kienerk (Il ritratto di Irma Gramatica).

Da segnalare anche la terracotta patinata di Medardo Rosso raffigurante il Ritratto di Pacifico Buzio,eseguita dall’artista tra il 1879 e il 1882, quando si trovava a Pavia per il servizio di leva e frequentava i pittori locali. 

Alla Quadreria dell’Ottocento si è recentemente unita la Donazione Morone, sezione derivata dall’eccezionale lascito dei coniugi Morone, collezionisti pavesi che hanno donato al museo sessantasei dipinti che vanno dalla pittura scapigliata di Conconi, Ranzoni e Cremona, all’influsso dell’arte francese di Zandomeneghi, Boldini e De Nittis, fino alle sperimentazioni della pennellata divisa di Pellizza da Volpedo, Grubicy de Dragon, Carlo Fornara.

Di particolare rilievo sono il nucleo di tele di Zandomeneghi, la Falconiera di Giovanni Segantini e la Signora con binocolo di Giuseppe De Nittis.

Conclude il percorso espositivo la Sezione di Scultura Moderna e Gipsoteca organizzata come un deposito consultabile e comprendente originali in gesso, terracotta, bronzo e marmo, di artisti pavesi e con le terrecotte di Cesare Ferreri si possono apprezzare le opere di Giovanni Spertini, scultore attivo nel cantiere del Duomo milanese, Romolo Del Bo e Leonardo Bistolfi con il Bozzetto per il monumento ai fratelli Cairoli. 

I Volontari del Club di Territorio di Pavia del Touring Club Italiano e la professoressa Mirella Gobbi, Console del T.C.I ed esperta dell'arte ottocentesca, hanno ideato questa visita tematica sui capolavori del periodo presenti nei Musei Civici di Pavia per il progetto del T.C.I Aperti per voi, Aperti all'Europa nell'ambito del grande progetto Il 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale istituito dalla Comunità Europea e coordinato in Italia dal MIBACT.

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