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Pavia Palazzo Malaspina Aperto per Voi

  • Paola Montonati

apertopervoi malaspina 1Sabato 24 marzo, dalle 10 alle 17, i Volontari del Club di Territorio di Pavia del T.C.I. accompagneranno i visitatori nel gioiello neoclassico a Pavia di Palazzo Malaspina, oggi sede della Prefettura, splendida dimora nobiliare poco nota per il suo utilizzo pubblico.

Il palazzo è diviso in due parti distinte: una settecentesca, oggi sede di rappresentanza della Prefettura, con bellissime sale con stucchi e arredi originali, e una neoclassica, con una facciata eretta su disegno del marchese Luigi Malaspina (1754-1835), proprietario dell'edificio, decorata da tre bassorilievi marmorei.

La famiglia Malaspina, di origine longobarda, era discendente dal ceppo obertengo dei marchesi di Toscana, che resse la Lunigiana e il marchesato di Massa e Carrara, oltre a una vasta porzione nella zona a nord di Genova, nelle valli dei fiumi Trebbia e Staffora, con vari castelli nel Pavese, come quello di Sannazzaro.

L’ultimo dei Malaspina, feudatari di Sannazzaro, fu il Marchese Luigi, nato a Pavia nel 1754 da Francesco e dalla nobile pavese Caterina Beccaria, un uomo di raro ingegno e cultura, gran viaggiatore, collezionista d’arte, nominato Gran Ciambellano dalla Casa Imperiale d’Austria per la sua diplomazia e per la mediazione negli affari della corona.

Di animo generoso, il marchese fece costruire il palazzo in Piazza Petrarca destinandolo alle sue collezioni d’arte, quando mori a Milano il 28 marzo 1835 lasciando tutti i suoi beni a Sannazzaro e quelli dell'eredità dello zio materno Cesare Beccaria, a Torquato, uno dei suoi parenti più prossimi.

La sua tomba si trova nel santuario della Madonna della Fontana, annesso alla Cascina Malaspina, bell’esempio di architettura di cascina lombarda e pregevole testimonianza del potere della famiglia Malaspina.

Nel testamento del 3 giugno 1833, il marchese chiese che le sue preziose collezioni artistiche, collocate nel palazzo, servissero per la nascita di un Museo che, inaugurato nel 1838, divenne poi il primo nucleo dell'attuale Museo Civico.

Quanto divennero insufficienti i locali, dopo il secondo conflitto mondiale parte del Museo fu trasferita nel Castello Visconteo, con la pinacoteca, la collezione di numismatica e delle stampe.

Oggi il palazzo è sede della Biblioteca Civica e dell'Archivio Civico, ricco di preziosissimi documenti e manoscritti.

I visitatori saranno accompagnati a gruppi dai volontari T.C.I. partendo dalla sala reale a pianterreno e l'accesso alla visita sarà dall'ingresso monumentale in Via Malaspina 3.

Sono previste altre aperture di palazzo Malaspina sabato 28 aprile, sabato 26 maggio e sabato 30 giugno.

Queste iniziative sono collocate nel progetto internazionale 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale indetto dalla Comunità Europea e coordinato in Italia dal MIBACT, e nel progetto nazionale Aperti per Voi, Aperti all'Europa, con il programma del gruppo pavese dei Volontari.

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