Turismo: apre per pochi giorni “la Pompei del Varesotto"
Si chiama “Aperto per restauri” l’iniziativa che permette a qualsiasi turista di immergersi nella storia potendo diventare protagonista di scoperte millenarie.
Un’iniziativa che consiste in visite guidate (anche l’11, 13 e 18 settembre) presso il Monastero di Torba, a Gornate Olona in provincia di Varese, uno dei più importanti siti archeologici a livello mondiale e tutelato dal Fai, Fondo Ambiente Italiano. All’interno del parco archeologico di Castelseprio, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 26 giugno 2011, gli appassionati di archeologia o i semplici amanti della storia e della cultura, hanno l’opportunità di visionare in via eccezionale un cantiere di scavo ancora aperto, osservando così da vicino lo scrupoloso lavoro degli esperti.
Un’esperienza davvero unica e imperdibile quella che la provincia lombarda mette a disposizione dei turisti, che vengono ovviamente accompagnati sul campo dagli archeologi dell’Università degli studi di Padova, che lavorano quotidianamente sul territorio della “Pompei del Varesotto”. Tale soprannome è stato dato in quanto si tratta di un luogo davvero unico e particolare, punto di incontro tra i popoli che arrivavano in Italia da oltralpe e quelli del Mediterraneo. Si alterano Età del Ferro, Celti, Goti, Bizantini e Longobardi, fino ad arrivare al Rinascimento. Se all’inizio dello scavo, infatti, vi erano solamente una torre e una chiesa, oggi compare agli occhi di turisti e appassionati una vera e propria cittadina, con edifici alti anche 5 metri e molto ben conservati, per questo gli esperti la ritengono una piccola Pompei.
Collocato in un parco naturalistico dove si alternano robinie di alto fusto, querce e castagni e da un fitto sottobosco tipico delle brughiere, il complesso archeologico di Castelseprio –Torba è di origini molto antiche, ancora di incerta datazione. In realtà è tutta l'area di diversi chilometri quadrati, comprendende anche Castiglione Olona e Cairate, che gravita su questo centro, che dai tempi più antichi è abitata e regala continue sorprese, nelle ricerche archeologiche.
Scavi più recenti hanno evidenziato una frequentazione del luogo a partire dall'età pre e protostorica, con una necropoli dell'Età del ferro, di matrice insubre presso l'attuale chiesa di S. Maria foris portas. La fondazione del castrum Sibrium sembra risalire al IV-V secolo in relazione a una linea difensiva contro le grandi migrazioni di popoli germanici. Il luogo si trovava inoltre all'incrocio delle strade direttrice Como-Novara, Como-Milano, sull'asse del fiume Olona.
Le mura di Castelseprio, sono risalenti ai V e VI secolo d. C. con torri quadrangolari, avevano lo scopo di proteggere varie abitazioni, come la casaforte e un edificio dove risiedevano attività artigianali. Nel IV secolo d.C vennero edificate tre torri isolate e una nel XI secolo divenne il campanile della basilica di San Giovanni Evangelista, risalente al VI-VII secolo d.C, con al suo fianco il battistero paleocristiano dedicato al Battista, quello che resta delle case destinate ai canonici, e una cisterna di età romana con un pozzo.
Al XI secolo d.C risale la chiesa di San Paolo, mentre un sentiero conduce all’oratorio di Santa Maria foris portas, con la sua datazione ancora incerta, risalente come mura al periodo tra VII e IX secolo d.C. ma attorno sono state rinvenuti resti importanti del periodo del Ferro. Al suo interno conserva una straordinaria decorazione ad affresco che narra le vicende di Maria e dell'infanzia di Cristo secondo la tradizione dei vangeli apocrifi.
A valle si trova il complesso monumentale di Torba del V e VI secolo d.C, sotto i Longobardi divenne la sede di un convento di monache benedettine, poi abbandonato nel 1482.
Per raggiungere Castelseprio
In automobile: Autostrada A8 (Milano - Laghi) in direzione Varese, uscita Solbiate Arno, seguire le indicazioni per Carnago e poi per Castelseprio.
Da Varese: seguire la provinciale per Gazzada, Schianno, Morazzone, Carnago, Castelseprio.