Salvare la Mesopotamia a Pavia
Per la mostra Da Ninive a Mosul. Antichi capolavori all'alba del III millennio, visitabile dal 16 novembre nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, si terrà un ciclo d’incontri, che inizierà mercoledì 29 novembre alle 17 con Giovanni Bergamini, archeologo, Direttore Coordinatore presso il Museo Egizio di Torino e la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte e del Museo delle Antichità Egizie.
Bergamini ha lavorato in scavi tra Iraq, Giordania, Sudan, Egitto ed è stato il Direttore della Missione archeologica italiana a Babilonia, mentre dal 2003 è l’esperto Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale dell'Iraq, con una serie di corsi di formazione per personale tecnico-scientifico iracheno per la tutela del patrimonio archeologico della Mesopotamia.
Per la conferenza Salvare la Mesopotamia. La consapevolezza di un patrimonio culturale nella storia, Bergamini racconterà la ricerca svolta nel corso degli anni nel Vicino Oriente, per ricostruire la storia dei luoghi e dei loro antichi abitanti e trovare l’identità culturale alle genti di oggi, sempre alla ricerca del loro passato.
Infatti, tutte le prime grandi civiltà della Storia erano collocate in Mesopotamia, che prende il suo nome dall’espressione greca en mésos potamós (tra i due fiumi), quella zona che corrisponde all’attuale Iraq, situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate.
La prima civiltà mesopotamica fu quella dei Sumeri che, nel III millennio a.C., fondarono città-stato indipendenti, come Ur e Uruk, con il centro basato sulla ziqqurat, fulcro politico, religioso, economico e amministrativo, oltre ad aver creato una tra le più antiche forme di scrittura.
Intorno al 2350 a.C. gli Accadi guidati da Sargon invasero la Sumeria e diedero vita al primo impero, unificando gran parte della Mesopotamia.
Nei primi secoli del II millennio a.C. si fece strada l’Impero babilonese, e la Mesopotania visse una stagione di stabilità politica con Hammurabi, re di Babilonia (1792 a.C.-1750 a.C.) ideatore del primo codice di leggi interamente scritto.
Dopo la sua morte iniziò una lunga fase di declino, che portò alla caduta dell’Impero babilonese nel 1595 a.C. a causa degli Hittiti provenienti dall’Anatolia.
Lontani dal loro territorio, gli Hittiti nel 1530 a.C. dovettero abbandonare il territorio babilonese, che fu conquistato dai Cassiti, un popolo di origine caucasica, che regnarono sulla Mesopotamia fino al 1155 a.C. quando si scontarono con gli Assiri.
Gli Assiri in poco tempo diedero vita a un vasto impero, ma a causa della durezza e la ferocia della loro dominazione scoppiarono le rivolte che, alla fine del VII secolo a.C, portarono alla caduta di Ninive, la capitale imperiale.
Intorno alla metà del VI secolo a.C. la regione mesopotamica fu al centro dell’espansione del regno dei Persiani, provenienti dall’altopiano iranico, che grazie alle conquiste dei re Ciro il Grande, Cambise e Dario I, diedero vita a un vasto impero esteso dai confini dell’India fino all’Egitto.
Da allora la storia della Mesopotamia divenne quella prima dell’impero di Alessandro Magno, poi dei suoi generali, quindi divenne una delle provincie del grande impero romano fino alla sua caduta nel 476 d. C.