Ritratto di signora, Klimt
Sabato 7 marzo alle 16 il Castello Visconteo di Pavia racconterà I due volti del Ritratto di Signora della Galleria Ricci Oddi di Piacenza, dal furto al ritrovamento, con Claudia Maga, la scopritrice del doppio Klimt.
Tutto ebbe inizio nel 1910, quando il pittore Gustav Klimt dipinse un Ritratto di ragazza con cappello.
Nel 1912 il Ritratto di ragazza fu esposto a Dresda alla Grosse Kunstausstellung, poi nel 1918,
la rivista Velhagen und Klasings Monatshefte pubblicò un’immagine del dipinto, datandolo al 1910 e dicendo che era di ubicazione sconosciuta.
In quest’anno il gallerista Gustav Nebehay espose presso l’Hotel Bristol di Vienna opere di Klimt e il Ritratto di signora apparteneva a lui.
Nel 1925 l’architetto Giulio Ulisse Arata contattò il gallerista milanese Luigi Scopinich per acquistare, per conto di Giuseppe Ricci Oddi, il Ritratto di signora e le trattative vanno a buon fine.
Dal 1931 il Ritratto di signora fu esposto nella Galleria Ricci Oddi, allora inaugurata.
Ma fu nel 1996 con la felice intuizione della studentessa Claudia Maga, che per prima mette in relazione i due dipinti, viene scoperto il Ritratto di ragazza, nascosto dal Ritratto di signora.
Il dipinto venne poi rubato il 22 febbraio 1997, poco prima di una mostra in galleria, durante i lavori di ristrutturazione dell'edificio.
Nell'aprile 1997, la polizia scoprì un falso del quadro a Ventimiglia, in un pacchetto per l'ex Presidente del Consiglio dei ministri italiano Bettino Craxi che era a Hammamet, in Tunisia.
Nel dicembre 2019, 23 anni dopo il furto, una borsa contenente il dipinto fu recuperata da un incavo in una parete esterna della galleria da giardinieri che stavano eseguendo dei lavori di pulizia.
Il dialogo sarà condotto in collaborazione con Adriana Sartori, per un evento culturale organizzato dalla Delegazione FAI Fondo Ambiente Italiano di Pavia aperto a tutti, con contributo di 5 euro.
Non occorre la prenotazione, ma i posti sono a esaurimento.