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Pavia una mostra per Piero Geri

  • Paola Montonati

gerico pavia 1Dal 7 al 22 novembre, presso lo Spazio per le arti contemporanee del Broletto di Pavia, si terrà la personale Gerico. Itinerario dell’immagine nei labirinti della pittura dal 1968 al 2015, dedicata all’opera di Piero Geri, in arte Gerico, con una grande selezione di opere che illustrano tutti i cicli e i percorsi artistici del pittore.

Dopo una formazione da autodidatta, Gerico fa il suo esordio nel 1968 con le Prove tecniche di trasmissione, che hanno dato il via a una carriera segnata da una continua serie di fasi evolutive. Nato come surrealista, il suo lavoro si è poi concentrato sul rapporto tra natura, uomo e macchina, mostrato con una tecnica iperrealista, ben rappresentata in mostra.

“D’altra parte“ dice “l’arte per definizione non può mai essere statica, e l’artista ha un bisogno innato di sperimentare, di cercare nuovi moduli espressivi, di non sentirsi ingabbiato dentro un’etichetta predefinita: per sfuggire al rischio della monotonia, della ripetizione, dello stereotipo, che lo vuole ancorato a un certo modello artistico – culturale”.

Nella mostra ci saranno le nature morte o le nature in posa, come le definisce l’artista nel catalogo “Esposte frontalmente sul piano prospettico dell'asse contro la superficie unita del fondo, con lo studiato equilibrio formale che hanno le statue del frontone di un tempio greco”.

Lo stile di Gerico è legato alla metafisica e, con un pizzico di classicismo, reinventa e reinterpreta miti in chiave contemporanea, con una componente onirica sempre presente in ogni opera, con sullo sfondo un gran senso della storia e delle singole storie.

 “I soggetti “ dice la critica Enrica Fallon “parlano infatti con la loro vita, che si tratti di un ortaggio o di una persona poco importa. L’artista avverte un’intima e profonda commozione per le cose semplici, naturali, vere. Proprio in un’epoca nella quale l’uomo ha perso la sua innata capacità di emozionarsi di fronte ai doni di Madre Natura, vendendo la sua anima al dio Progresso, Gerico fa un passo indietro, alla riscoperta della parte più vera dell’uomo, inscindibile dalla natura stessa”.

La mostra sarà aperta da martedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. 

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