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Pavia Mia Madre

  • Paola Montonati

mia madre pavia 1Venerdì 13 maggio, verso le 19.30, verrà inaugurata nello Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia la mostra Mia Madre. 140 anni dopo la grande svolta di Porro.

La mostra, aperta fino al 29 maggio, è a cura di Andrea Tripaldi, organizzata dall’Associazione ON-OFF in collaborazione col Settore Cultura del Comune di Pavia - Musei Civici del Castello Visconteo, e con l’Università degli Studi di Pavia - Sistema Museale di Ateneo per il progetto Nati con la cultura.

Mia Madre. 140 anni dopo la grande svolta di Porro” dice Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia “intende ripercorrere e scandagliare, attraverso dipinti, sculture, fotografie, video di giovani artisti, e altre testimonianze figurative, l’iconografia e la rappresentazione della maternità, simbolo di amore più puro, più radicato e più appassionato. Siamo felici di ospitare nelle nostre Sale questa bella mostra, che ci aiuta a riflettere sull’importanza e sul valore dell’amore materno”.

Al centro della mostra la figura di Edoardo Porro, primario ostetrico dell’Ospedale San Matteo di Pavia, che il 21 marzo 1876 estrasse dal ventre di una giovane donna di nome Giulia Cavallini, affetta da rachitismo e giunta al termine della gravidanza, un bambino, con il primo parto cesareo, idea che permise di salvare, oltre al bambino, anche la madre.

Da allora la tecnica di Porro divenne parte del repertorio chirurgico europeo, e fu una rivoluzione di tipo chirurgico e ostetrico, ma soprattutto umana.

ConMia Madre. 140 anni dopo la grande svolta di Porro, i temi dell’arte e della maternità si uniscono in una sintesi perfetta, dove l’arte è nutrimento e la maternità arte, tramite immagini storiche, fotografie, abiti, sculture di ceramica, ferri chirurgicicome i forcipi del Museo d’Ateneo, registri e scatti della prima clinica ostetrica, dipinti di giovani artisti ed elaborati ideati dai ragazzi del Liceo Volta e dalle ragazze dell’Istituto Professionale per la Moda Luigi Cremona di Pavia.

Ad aprire il percorso sarà il dipinto La madre prolificadel pittore milanese CesareBreveglieri(1902-1948), Premio Frank nel 1936 e oggi visibile presso i Musei Civici del Castello di Pavia, con introduce opere, tra scultura, fotografia e pittura, di giovani artisti, e poi oggetti, abiti e ferri chirurgici, che esplorano la donna nell’arte e nella società in vari aspetti del sapere, dalla sociologia alla psicologia, dall’arte alla medicina.

Tra gli artisti sono presenti Daniele Montera (collage, scultura), Alexis Lex Rosas (fotografia), Vinny Maio (scultura, ceramica), Dass Yamoroso (stilista), Daniel Schiraldi (pittura), Jacopo Milanesi (pittura, video) e Andrea Tripaldi (fotografia).

La mostra sarà visitabile giovedì e venerdì dalle 16  alle 19 , sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

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