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Pavia in guerra. Percorsi tra Museo e Città

  • Paola Montonati

pavia guerra 1Domenica 20 gennaio, alle 15.30, si terrà una visita guidata alla mostra Tra il vento e la neve. Prigionieri italiani nella Grande Guerra, presso i Musei Civici di Pavia, ma anche nel centro storico della città di Pavia, ai monumenti e alle epigrafi storico-commemorative che furono eretti in onore dei caduti della Città di Pavia e degli studenti dell'Università di Pavia.

Le targhe commemorative daranno lo spunto per approfondire la conoscenza di alcuni illustri pavesi vissuti nel corso del conflitto, come Carlo Ridella, direttore del quotidiano La Provincia Pavese, e Maria Cozzi, Infermiera volontaria, nata a Settimo di Bornasco nel 1889 da una famiglia che gestiva una vasta proprietà agricola. 

Dal carattere forte e determinato, Maria fu mandata dai genitori, noti anticlericali, presso un collegio francese, dove iniziò a interessarsi alla medicina e in particolare all’infermieristica.

Fu cosi che, quando nel 1915 l’Italia entrò in guerra, Maria, che si era laureata in medicina presso l’Università di Pavia, prese la decisione di diventare crocerossina allo scopo di alleviare le sofferenze dei tanti feriti che si trovavano al fronte.

Per tutto il tempo che lavorò nei vari ospedali da campo collocati fra le trincee del Carso, la Cozzi scrisse nei suoi diari tutto quello che vedeva e udiva dai suoi pazienti, che molto spesso morivano o rimanevano mutilati a causa delle gravi ferite riportate negli scontri o per lo scoppio delle mine che venivano lanciate dagli Austriaci.

Quando nell’aprile 1918 la Francia chiese all’Italia di rispettare i patti di alleanza inviando parte delle truppe sul fronte transalpino, Maria seguì il secondo corpo d’armata per l’ultima fase del conflitto, che sfociò in una serie di massacri sotto il pesante fuoco dei bombardamenti degli obici tedeschi, carici di gas letale.

L’11 novembre 1918, quando venne firmato l’armistizio che poneva fine al conflitto, Maria Cozzi morì in un anonimo ospedale francese, ufficialmente vittima della spagnola, la pandemia che stava seminando vittime in tutta Europa, anche se da sempre la sua famiglia sospetta che siano state le conseguenze dei gas letali che aveva respirato sul fronte.

Dopo una lunga battaglia legale, nel 1922 la sua salma fu riportata a Pavia, dove fu sepolta con gli onori miliari nel cimitero monumentale, alla presenza di una folla immensa. 

La prenotazione deve essere fatta scrivendo a prenotazionimc@comune.pv.it oppure telefonando al numero 0382399770.

La visita guidata sarà gratuita, mentre l’ingresso alla mostra costerà 4 euro ed è gratis per gli under 26 e gli over 70, con un massimo di 35 persone.

Il ritrovo sarà presso la biglietteria dei Musei Civici con almeno 15 minuti di anticipo.

L'iniziativa s’inserisce nel contesto di eventi collaterali della mostra Tra il vento e la neve. Prigionieri italiani nella Grande Guerra, organizzata dai Musei Civici di Pavia e visitabile fino al 27 gennaio presso il Castello Visconteo.

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