Pavia: da matricola a perfetto soldatino
Presso il Collegio Ghislieri, nel cuore del centro storico di Pavia, dal 10 fino al 29 maggio, sarà allestita la mostra Da matricola a perfetto soldatino, dedicata alla storia e ricordo, dei ragazzi pavesi che studiarono nel Collegio e poi morirono nella prima guerra mondiale.
Curata da Giulia Delogu, alunna del Collegio e dottore di ricerca in Italianistica all’Università di Trieste, la mostra sarà allestita presso la Biblioteca del Ghislieri e dopo l’inaugurazione in anteprima domenica 10 per gli alunni e invitati alla Giornata delle celebrazioni per la memoria di San Pio V, sarà aperta dal 11 maggio dalle 11 alle 17, oltre ad essere visitabile su richiesta di chi lo desidera.
“E’ stata una ricerca appassionante, nata quasi per caso, lavorando su altri argomenti” racconta Giulia Delogu “Sono emerse decine di cartoline dal fronte che raccontavano la nostalgia per il Collegio, le speranze per il futuro, le durezze della guerra, il dolore per gli amici caduti. Una lettura emozionante e tratti anche straziante, che mi ha spinto a voler far conoscere al pubblico le tante storie dimenticate degli alunni del Ghislieri”.
Negli anni della prima guerra mondiale, il rettore del Collegio era il professor Clapessoni, che gli studenti nelle lettere del fronte chiamavano Amato Maestro, e lui non perse mai la fiducia nel ritorno dei suoi ragazzi.
Inoltre dal 1915 fino al 1920 il Ghislieri divenne un ospedale militare, e negli archivi erano conservate le lettere e cartoline degli studenti, tanto che il Collegio venne definito affettuosamente Il Baraccone dai pavesi fino alla fine del conflitto.
Tra i molti cimeli e ricordi della mostra, spiccano quelli della storia di Aldo Berlese, che da giovane alunno divenne uno dei tanti ragazzi caduti nel corso della battaglia del Carso, il suo ricordo è arrivato a noi grazie alla nipote Alessandra, che ha collaborato alla mostra.