Skip to main content

Pavia Art Talent 2023 a Belgioioso

  • Paola Montonati

pat 2023Il piacere di scoprire, magari per un originale regalo di Natale, i mille volti dell’arte moderna in un weekend di fine novembre nel suggestivo scenario di uno dei castelli più belli del Pavese.

Pavia Art Talent, la grande manifestazione della provincia pavese sull’arte di ieri di oggi torna al Castello di Belgioioso per il weekend del 25 e 26 novembre, che si colorerà per la sesta edizione della fiera per l’arte accessibile.

Infatti l’anima elegante e ricca di storia della residenza storica ospiterà anche per quest’anno la mostra collettiva che valorizza e porta alla luce talenti nascosti.

Qui il pubblico potrà avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea entrando in contatto con artisti nuovi e già affermati, grazie a un  format che  elimina ogni barriera che si frappone tra pubblico e artisti, oltre che tra opere e budget.

Inoltre questa edizione sarà sempre più grande, dato che tra le sale del trecentesco castello saranno presenti oltre 500 artisti, tra pittori, scultori e fotografi italiani con una serie di opere uniche ed originali che spesso non trovano modalità e canali idonei a proporre i propri lavori ad un pubblico ampio e variegato, in un ambiente informale e amichevole ricco di eccellenze anche locali.

Dal territorio di Pavia alla fiera saranno presenti le Associazioni La Pipa, Liberamente e Biancoscuro, Arte 17, la Galleria Rocchetta oltre a Spazio Ade e Fridarte dalle provincie limitrofe e non può mancare Mtp Arredamenti con il progetto Falegnameria Digitale, presentato nel 2021 a P.A.T con una parete fotografica firmata da Stefano Bressani, che si valorizza con nuove collaborazioni con i pattern vettoriali della Sacchi danno vita alla sua collezione di abiti, accessori, carte da parati e complementi di arredo, rivenduti in Italia e all’estero e le librerie, le light-box, le pareti d’autore firmate da Quezzo Design rappresentano un nuovo capitolo di questa produzione, che si rivolge alla grafica d’autore, alla fotografia e all’arte digitale per realizzare personalizzazioni e creazioni esclusive.

Oltre alle eccellenze del territorio saranno presenti nelle sale del castello artisti e gallerie da tutta Italia, come  ArteGiò Art di Lucca, Galleria 93 di Prato, Art Luxury di Milano, Bernabò di Trezzo sull'Adda (MI) e Context Art Gallery di Padova.

Tutto ciò per un viaggio tra talento e creatività uniti in un collezionismo colto e sofisticato, soluzioni innovative e installazioni inconsuete da non perdere per l’ultimo weekend di novembre a Belgioioso, in provincia di Pavia.

Il castello di Belgioioso

Il castello di Belgioioso fu probabilmente fondato da Galeazzo II nella seconda metà del XIV secolo in una proprietà dei Visconti nel territorio, dove in seguito sorse il paese di Belgioioso.

Il nome Belgioioso fu attribuito al castello per l’amenità del luogo e la felicità che un tempo recava il soggiorno in quella terra.

Il duca Gian Galeazzo II vi soggiornò ripetutamente, al punto che, con una lettera del 22 dicembre 1393, proibì la caccia ai cervi e a qualsiasi altra selvaggina fino a Bereguardo - Vigevano e Abbiategrasso.

Inoltre questo provvedimento fu citato anche nel testamento del 1397 in cui il Duca ordinava che, per la salvezza della sua anima, si edificasse un monastero, casa e chiesa certosina, sul territorio pavese “in loco turarsi de Mangano”, ma escludeva dalle donazioni ai certosini il parco presso il Castello di Pavia e le possessioni di Bereguardo e Belgioioso.

Non si sa quale fosse esattamente l’ampiezza del castello allora, ma si dice che il maniero fosse stato distrutto nel 1412 e poi ricostruito dopo l’uccisione del duca Gian Maria Visconti, figlio di Gian Galeazzo e di Caterina Barnabò.

Il successore Filippo Maria non soggiornò a Belgioioso come i suoi predecessori per i frequenti straripamenti del Po, il suolo arido e le scarse rendite e per questi motivi lo cedette come feudo nel 1412 a Manfredo Beccaria, che poco tempo dopo si ribellò e i suoi beni furono confiscati e affidati ad altri Visconti.

Nel 1431 Filippo Maria donò il feudo ad Alberico da Barbiano, poi venne aggiunto al castello il paese di Belgioioso, allora sede di un Vicariato di cui facevano parte le Pievi di Vaccarizza, Ospitaletto, Genzone, Pissarello, Spessa, Filigaria, Montesano, Torre de’ Negri, Gerenzago e San Zenone.

L’antichissimo ceppo dei conti di Cunio e di Barbiano era famoso in Romagna fin dall’XI secolo, dove governava i feudi imperiali di Cunio, Barbiano, Lugo, Zagonara, Bagnacallo, Fusignano e Donigallia.

Fra i vari conti di Barbiano il più noto fu Alberico il Grande, signore di vasti feudi che formò una compagnia di ventura e partecipò all’assedio e distruzione di Cesena per poi passare in Lombardia al servizio dei Visconti.

Nel Seicento la nobiltà, soggetta al dominio spagnolo, si dedicò a una vita lussuosa e la peste del 1630 non risparmiò il castello e la sua gente che furono vittime anche delle malversazioni di soldataglie prepotenti.

Alla fine del Settecento il castello fu ampliato e ricostruito e don Antonio Barbiano fece costruire la bellissima cancellata e abbellì quasi tutto il palazzo con i vasti giardini e le serre e nel 1769 fu nominato Principe del Sacro Romano Impero e di Belgioioso.

Il figlio Alberico XII era un amante dell’arte, ebbe come amici il Parini e il Foscolo e intraprese opere di bonifica, istituì scuole per i bambini dei coloni e si adoperò per migliorare la vita della popolazione, ma dovette vivere la distruzione dei suoi stemmi e armi nobiliari per ordine del Governo Francese.

Ormai in esilio, il principe passò i suoi ultimi anni in compagnia del Parini e del Foscolo, che assistette alla sua morte, avvenuta  il 17 agosto 1813.

Da splendida residenza di campagna oggi il castello di Belgioioso è un monumento di grande valore storico- artistico, da tramandare alle generazioni future, ma anche un efficace motore per lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio.

Grazie all’Ente Fiera dei Castelli di Belgioioso e Sartirana, infatti, da anni il castello è la sede d’importanti manifestazioni culturali, mostre e fiere di livello nazionale, con un fitto calendario di appuntamenti che ogni anno richiama almeno 600 aziende espositrici e oltre 80.000 persone dall’Italia e dall’estero.

Orari della mostra: 25 e 26 novembre dalle 10 alle 19.30

Biglietto d’ingresso: 5 euro intero – 3 euro ridotto, mentre l’invito gratuito è scaricabile dal sito www.patpavia.it

Per info si può telefonare a 0382483430 e  333.7296957.

Pin It