Notte di San Lorenzo ai Musei Civici di Pavia
Nella notte dell’8 agosto, mentre si attende la notte di San Lorenzo, dove molti occhi saranno rivolti al cielo per vedere una stella cadente ed esprimere un desiderio, i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia saranno eccezionalmente aperti di notte per far ammirare ai visitatori lo splendido arazzo del Museo di Capodimonte di Napoli, collocato nella torre sud del Castello nel contesto della mostra 1525-2015. Pavia, la Battaglia, il Futuro.
“Visitare una mostra in una notte d'estate è sempre un'esperienza artistica molto bella” dice Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia “per questo abbiamo ritenuto di puntare su quest’apertura di agosto, che abbiamo collocato appena prima della Notte di San Lorenzo per posizionarla utilmente rispetto al weekend. E’ importante lavorare per animare la città nei mesi estivi, per chi non va in vacanza e per chi viene a visitare Pavia. Il pubblico potrà visitare la mostra Pavia, la Battaglia, il Futuro, aperta fino al 15 novembre in Castello. Ammirare di sera il grande arazzo della Battaglia sarà senza dubbio un'opportunità straordinaria per i nostri visitatori”.
Allestita presso i nuovi spazi al secondo piano dell’ala sud del Castello Visconteo, la mostra che ha portato nella città lombarda uno dei più famosi arazzi dedicati alla Battaglia di Pavia sarà aperta straordinariamente dalle 21 alle 23.30, con il pagamento di un biglietto ridotto speciale a 4 euro.
In Pavia, la Battaglia, il Futuro. Niente fu come prima è esposto uno dei celebri arazzi fiamminghi dedicati alla Battaglia proveniente dal Museo di Capodimonte, oltre ad essere riprodotti virtualmente gli altri sei arazzi, permettendo al visitatore, con anche installazioni multimediali e tecnologie innovative, di osservare e indagare tutta la scena, capire i protagonisti e le loro storie e rivivere l'atmosfera del combattimento.
Nell’arazzo esposto, di 8 metri di lunghezza e 5 di altezza, viene raffigurata la Sortita degli assediati e la rotta degli svizzeri che annegano in gran numero nel Ticino.
Sullo sfondo c’è la magnifica Pavia dei Cinquecento, che grazie ad Antonio de Leyva aveva resistito per quasi quattro mesi all’esercito di Francesco I, fino al trionfo dell'esercito di Carlo V in quel nebbioso 24 febbraio 1525, mentre al centro, un cavaliere imperiale colpisce un fante svizzero con la lancia, in un epilogo simbolico di una battaglia che cambiò per sempre la geografia politica europea, con gli Asburgo di Carlo V come nuova superpotenza al posto dei francesi di Francesco I.