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Le donne scienziate all’Università di Pavia

  • Paola Montonati

bassi 1Ora le donne hanno la possibilità di raggiungere il vertice in quasi tutti i campi della scienza, della politica, del potere.  Non sempre è stato così e sabato, presso il Museo dell’Università di Pavia si racconterà proprio il ruolo delle donne nella scienza fin dal Settecento.

Sabato 22 novembre, dalle 15.30 alle 18.30, presso il Museo dell’Università di Pavia, si terrà una conversazione sul ruolo che le donne hanno tenuto nella scienza dal Settecento fino ad oggi, a cura del professor Lucio Fregonese del Dipartimento di Fisica.

L’argomento della conversazione è davvero insolito, dato che le donne solitamente non sono legate alla fisica, materia che sembra più associata al mondo maschile, con personalità come Einstein, ma negli ultimi anni anche le donne si sono fatte strada in un mondo cosi complesso e difficile, come dimostra il caso di Fabiola Gianotti, attuale direttrice generale del CERS di Ginevra, fucina di alcune delle maggiori menti scientifiche del mondo di domani.

Nella conversazione il professor Fregonese racconterà di Laura Bassi, che fu nel 1732 la seconda donna laureata in Europa e nel 1776, ebbe la prima cattedra istituzionale di fisica, presso l’Istituto di Scienza e Arti di Bologna, oltre ad avere rapporti con scienziati come Spallanzani, Volta, Beccaria e Voltaire, fino a sposarsi con il fisico Giuseppe Veretti, che lavorò anche come medico.

La Bassi aprì  la strada a tutte quelle donne che, come Marie Curie, hanno dedicato la loro vita al mondo della fisica, mantenendo, spesso, una vita privata come moglie e madre molto discreta e riservata.

Ma non ci sarà solo una lunga e approfondita conversazione, infatti, alla fine dell’incontro sarà possibile visitare le collezioni del museo di Pavia, che saranno raccontate con un occhio alle ricerche che hanno coinvolto la Bassi con Alessandro Volta negli anni della scoperta dell’elettricità.

L’ingresso è gratuito. 

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