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La Torre di Babele. Libri, dipinti, disegni

  • Paola Montonati

torre babele pavia 1Dal 14 dicembre al 9 febbraio 2019 la Biblioteca Universitaria di Pavia, presso la sede di Strada Nuova dell’Università, proporrà la mostra La Torre di Babele. Libri, dipinti, disegni, ideata dopo il successo dell'esposizione Da Ninive a Mosul, che sarà un viaggio nella tematica di Babele e della sua celebre Torre.

La Biblioteca dell’Università ha una ricca collezione di Bibbie di varie epoche, con molte illustrate, dall'incunabolo del 1493 Liber Chronicarum, fino agli straordinari volumi della Bibbia appartenuta alla Certosa di Pavia (1569-72) con i testi in latino, greco, ebraico e caldaico.

In età umanistico - rinascimentale la Bibbia era un punto di riferimento per la riflessione teologica, filosofica, artistica, ma anche la questione dell'interpretazione del testo scritturale e le vicende editoriali erano non solo religiose, ma anche politiche e sociali, senza dimenticare lo sviluppo del diritto e delle scienze.

Le esigenze di riforma della religione nel testo biblico avevano un loro caposaldo, con la ridefinizione del testo stesso su nuovi orientamenti esegetici, oltre a un gran numero di testi che davano interpretazioni varie sulle posizioni principali del dibattito fra cattolici e riformati.

La nascente arte della stampa per il testo biblico fu di diffusione, di sviluppo e d’impulso; l'arte sacra invece usava le nuove tecniche incisorie, cosi il rapporto tra testo e immagine, al contempo, muta in conseguenza al cambiamento di tecniche, di pubblico, di modalità di fruizione del testo biblico, con un gran numero di opere sacre, tra libri d'ore, salteri e bibbie destinate al culto privato.

Nella mostra ci saranno i lavori di Ambrogio Teseo degli Albonesi che, nella prima metà del Cinquecento, nel Monastero di San Pietro in Ciel d'Oro, si occupava di linguistica, oltre alle Bibbie illustrate da Gustave Dorè (1883-85) e Salvator Dalì (1967).

Oltre alle pagine antiche ci saranno dipinti e disegni di Alberto Andreis, pittore, scenografo, decoratore, fotografo curioso e straniante, che ha percorso ogni percorso artistico, con una pittura molto curata, che per molte delle sue opere si è ispirato proprio a Babele, combinato con quello del labirinto, ricorre da tempo nella sua ricerca dell'esistenza.

La mostra sarà visitabile al lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18,30, sabato dalle 8.30 alle 13.30 e dal al 24 dicembre al 5 gennaio la Biblioteca sarà aperta dalle 8.30 alle 13.30.

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