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La scrittura dipinta

  • Paola Montonati

scrittura dipinta 1Dal 4 febbraio al 4 marzo il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia proporrà un'occasione unica per ammirare ben trenta preziosi codici manoscritti miniati custoditi nella cittadina lombarda con la mostra La scrittura dipinta.

Al centro della mostra ci saranno i corali di San Michele Maggiore e la miniatura tra sacro e profano nei manoscritti della Biblioteca Universitaria, grazie a una collaborazione tra la Biblioteca Universitaria di Pavia e l'Associazione Il Bel San Michele onlus che ha lo scopo di valorizzare la Chiesa di San Michele Maggiore, la Biblioteca e in generale i tesori culturali pavesi.

La Basilica di San Michele Maggiore oggi conserva tre codici liturgici splendidamente miniati databili all'ultimo quarto del XV secolo.

Dal loro recentissimo restauro, affidato all’abile laboratorio di Chiara Perugini e Francesca Toscani, ha iniziato a prendere forma l’idea questa mostra che, accanto ai due antifonari e al graduale della chiesa pavese, proporrà una trentina di preziosi manoscritti miniati conservati presso la Biblioteca Universitaria di Pavia.

Questi sono per la maggior parte codici miniati di carattere liturgico o legati alla pratica religiosa, come libri d'ore, breviari, innari, evangeliari, cui si aggiungerà una significativa esemplificazione di manoscritti contenenti testi letterari, filosofici, giuridici e scientifici che formeranno una brevissima storia della miniatura dal XIII al XV secolo.

Le miniature dei corali di San Michele permetteranno di aprire uno spiraglio su una parte importante della cultura artistica a Pavia nell'ultimo quarto del Quattrocento di cui fu protagonista un notevole miniatore denominato il Maestro dei corali di San Salvatore, ma altri manoscritti hanno aggiunto nuovi tasselli al panorama della miniatura pavese dal 300 al 400.

Saranno esposti anche esempi di testi miniati lombardi, toscani, bolognesi ma anche borgognoni, inglesi, francesi.

La mostra, a cura di Maria Grazia Albertini Ottolenghi, sarà inaugurata sabato 4 febbraio alle 11, con una serie d’interventi della curatrice, di Saverio Lomartire, docente di Storia dell'Arte Medievale, e delle restauratrici Chiara Perugini e Francesca Toscani.

L'esposizione sarà vistabile da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30, sabato dalle 8.30 alle 13.30.

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