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La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980

  • Paola Montonati

fratelli toso pavia 1Dal 31 maggio al 17 giugno, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria Gualtieri, in Piazza della Vittoria a Pavia, si terrà la mostra La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980, con ben cinquanta opere in vetro, tutti pezzi unici e rari provenienti dalla collezione privata dei Fratelli Toso.

Il Mondo del Vetro, per l'uscita del libro Fratelli Toso Murano: 1902-1980 ha ideato questa mostra itinerante che sarà presentata in diverse città, sia in Italia che all'estero e la prima città ad accogliere la mostra sarà proprio Pavia.

Le opere in esposizione permetteranno di approfondire la storia e la produzione della vetreria dal 1930, data cruciale per la ricerca artistica della Fratelli Toso, fino al 1980, anno in cui ha cessato la propria attività.

Grandi maestri-designer, come Ermanno Toso, Pollio Perelda e Rosanna Toso, hanno lavorato per la vetreria, oltre a partecipare agli eventi internazionali più importanti, tra cui le Biennali di Venezia, lasciando un segno indelebile nell'arte vetraria del XX secolo, con l'eleganza delle forme, la forza dei colori e l'innovazione delle tecniche utilizzate.

Le opere esposte verranno accompagnate dai relativi disegni e bozzetti provenienti dall'Archivio storico della vetreria e ci sarà uno specifico approfondimento sulle murrine create dalla Fratelli Toso, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella produzione dell’azienda, tanto che i fratelli ebbero il soprannome di murrinari.

Con questa sezione, anche i meno esperti potranno conoscere le varie tipologie di murrine create dalla vetreria e anche tutti i loro possibili utilizzi nell'opera finita.

La storia della famiglia Toso ebbe inizio dopo la caduta della Serenissima Repubblica nel 1797, quando Venezia e tutte le sue isole erano gravemente danneggiate dall’occupazione di Napoleone.

Murano allora visse un periodo buio destinato a durare fino alla metà dell’Ottocento, infatti molte fabbriche del vetro chiusero e molti maestri vetrai emigrarono all'estero e in pochi anni le conoscenze tecnico-artistiche e la cultura legata alla lavorazione del vetro furono dimenticate.

Fu proprio in quegli anni difficili che l'azienda Fratelli Toso venne aperta nel 1854, quando i figli di Pietro Toso, Ferdinando, Carlo Nicolò, Liberato, Angelo, Giovanni e Gregorio avviarono l'attività nell'ex Scuola Grande di San Giovanni dei Battuti.

Allora la qualità della produzione di vetro era molto bassa in tutta l'isola di Murano e spesso la maggior parte dei pezzi in vetro erano realizzati per uso domestico o farmaceutico, come le bottiglie per i frati carmelitani da usare per il balsamo di limone e flaconi più piccoli per olii e tinture.

Ma i Fratelli Toso, grazie alla collaborazione e l'aiuto offerto da Vincenzo Zanetti, lavorarono duramente per trovare le tecniche e le idee necessari per riprodurre i grandi capolavori in vetro dei secoli passati, esercitandosi per lo più la sera, fuori dall'orario di lavoro, così lentamente riuscirono a incrementare enormemente la loro abilità.

Nel 1864 i Fratelli Toso, in collaborazione con i migliori maestri di Murano, fecero un enorme lampadario per l'inaugurazione del Museo del Vetro di Murano, per cui ricevettero la loro prima medaglia d'oro e ancora oggi il lampadario si trova nella sede del Museo.

Da allora e fino alla sua chiusura nel 1980, la Fratelli Toso fu riconosciuta come uno dei capisaldi della rinascita del vetro artistico di Murano, parte fondamentale di un processo di rinnovamento artistico che in breve tempo coinvolse molte altre vetrerie dell’isola.

La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980 è stata ideata con la collaborazione tra Ivano Balestrieri e Caterina Toso, storica dell'arte e proprietaria della collezione privata Fratelli Toso e ha il patrocinio del Comune di Pavia e dell'associazione AIHV (Association Internationale pour l'Histoire du Verre).

Sarà anche disponibile, in vendita presso Santa Maria Gualtieri, il catalogo ufficiale della mostra.

L’inaugurazione è prevista per giovedì 31 maggio alle 18, la mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19.  

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