Inaugurazione Spazio 900~2000
Le collezioni del 900 e dei primi anni del XXI secolo donate o acquisite dai Musei Civici da anni non avevamo mai trovato una collocazione permanente, ora dopo i restauri del secondo piano sottotetto del Castello Visconteo, grazie a un finanziamento della Fondazione Comunitaria, ci sarà uno spazio espositivo riservato all'arte contemporanea.
Sabato 21 aprile alle 17 verrà cosi inaugurata una nuova sezione del museo che accoglierà varie opere dal 1920 al 2018, come la donazione dello scultore Ernesto Ornati, le opere premiate nei concorsi artistici orientati all'arte contemporanea, come il premio Bottigella del 1959 e il premio PromoArt Giovane arte europea, ideato tra il 2001 e il 2005, oltre alle opere regalate al museo da collezionisti e artisti, tra cui Dario Fo, Silvia Manazza, Gunter Pusch, Sergio Alberti.
Tra gli artisti pavesi contemporanei degli ultimi anni sono da ricordare le opere di Sandro Riboni (Pavia 1921-1986), personaggio eclettico e intellettualmente libero e autodidatta.
Riboni si è confrontato con i maestri delle Avanguardie storiche, come Picasso, Matisse, Mirò, Leger, Fontana, Licini, ha sperimentato tecniche e materiali come la ceramica, l'olio, l'incisione, la scultura e ha girato mezza Europa in bicicletta, tra Parigi, Granada, la Costa Azzurra.
Ci sono anche i dipinti di Francesco Saltara (Pavia 1930- 2010), grande esponente della pittura esistenzialista dagli anni Cinquanta agli anni Settanta del Novecento.
Saltara si è impose all'attenzione del pubblico nel 1959 quando prese parte al premio Bottigella Città di Pavia, una mostra nazionale di pittura figurativa, dove la sua tela Anguria si aggiudicò il primo premio.
Tra gli artisti pavesi noti a livello nazionale e internazionale ci sono anche Roberto Aloi (Palermo 1897, Bergamo 1981), molto stimato nell'ambiente milanese che nel 1931 allestì alla galleria Pesaro di Milano un'importante personale, il triestino Pietro Fragiacomo (Trieste 1856 – Venezia 1922), che ebbe un grande profitto per la sua formazione artistica grazie alla frequentazione di Giacomo Favretto e di Ettore Tito, il veneziano Eugenio Bonivento (Chioggia 1880 – Milano 1956), allievo di Guglielmo Ciardi all'Accademia di Venezia, che prese parte all'Esposizione Internazionale di Bruxelles, a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale romana.
È veneziano anche Beppe Ciardi, figlio di Guglielmo che formò, tra gli altri, Bonivento, e che ottenne numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero.
La nuova sezione sarà così un luogo in trasformazione, dove si potranno accogliere altre opere e sviluppare un discorso sull’arte contemporanea pavese di ieri e oggi.