Il restauro della Pala cinquecentesca della Chiesa del Carmine
Venerdì 31 maggio alle 16, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, sarà presentato il restauro della pala cinquecentesca con la Madonna in trono tra quattro Santi, commissionata nel 1584 da Bernardo Sacco per la cappella della chiesa di Santa Maria del Carmine.
Quando i Carmelitani arrivarono a Pavia verso la fine del Duecento, inizialmente si stabilirono in un convento al di fuori dalle mura della città grazie all’aiuto dei Francescani, ma nel 1364, su ordine di Galeazzo II Visconti che intendeva ampliare il suo palazzo, presero possesso della chiesa dei SS. Faustino e Giovita, situata dove oggi si trova la chiesa del Carmine.
Le prime notizie storiche sull’edificazione di una nuova chiesa, consacrata a Santa Maria del Monte Carmelo, risalgono al 1370, ma la costruzione dell'edificio procedette molto lentamente, per via di numerosi intoppi.
Verso il 1390 Gian Galeazzo Visconti aiutò i lavori con una cospicua donazione, ma a causa dell’apertura del cantiere della Certosa di Pavia l’edificazione della chiesa si blocco di colpo, per riprendere dopo trent'anni.
Nel 1461 fu eretta la facciata, con un modello molto diverso dal progetto originario e fino al 1490 la pavimentazione interna dell'edificio era ancora in fase di allestimento.
Il Bernardo Sacco che commissionò l’opera non era l'umanista, autore della Storia di Pavia edita nel 1587, ma di un omonimo ricco mercante che discendeva a sua volta dal famoso giurista Catone Sacco.
Proprio questo Bernardo disponeva della cappella, nella chiesa dei Carmelitani, che fin dall’inizio era stata finanziata dai Sacco, come dimostrano le chiavi di volta della cappella stessa e della campata antistante.
Fu lui che promosse un'operazione di rinnovamento della cappella, che portò alla realizzazione di una nuova pala d'altare valorizzata da una preziosa cornice.
La data e committenza furono confermate da Gerolamo Bossi, nel manoscritto secentesco che sarà visibile in Biblioteca durante la presentazione.
Il restauro è stato finanziato dall'Associazione Amici dei Musei e dei monumenti pavesi per ricordare la sua presidente recentemente scomparsa, Gabriella Gilberti Vitali.
L'incontro verrà aperto dall'attuale presidente dell'associazione, Alessandra Ferraresi, poi seguiranno gli interventi di monsignor Siro Cobianchi, dell'Ufficio Beni Culturali della diocesi, di don Daniele Baldi, parroco di Santa Maria del Carmine e di Luisa Erba dell'Università di Pavia.
Infine il restauratore Luigi Parma racconterà l'emozionante operazione di restauro da cui è riemersa l'immagine del committente, poi seguirà la visita nella chiesa del Carmine per ammirare il dipinto, capolavoro poco noto del Rinascimento pavese.