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Il Medioevo rivive a Zavattarello per il Ferragosto 2023

  • Paola Montonati

medioevo zavattarello 2023Sarà un Ferragosto nelle magiche atmosfere del Medioevo dell’Oltrepò Pavese, infatti tornano al Castello Dal Verme di Zavattarello le Giornate Medievali, in programma per  lunedì 14 e martedì 15 agosto.

L'orologio si sposterà  indietro di qualche secolo, fra battaglie, banchetti medievali, spettacoli di fuoco, area giochi e attività per bambini mentre il Signore del Castello di Zavatterello, Pietro Dal Verme, inviterà tutti ai festeggiamenti per il suo fidanzamento con Chiara Sforza, avvenuto nel 1479 con giochi, danze, giullari, tiro con l'arco, dame e cavalieri, musica, danze, duelli, mercanti, giocolieri. 

Ad accogliere i viaggiatori nel tempo fin dall'ingresso del borgo medievale, in piazza Dal Verme, sarà  il mercato medievale, dove si potranno  acquistare souvenir e oggetti fatti a mano, assistere a dimostrazioni artigianali, sperimentare antichi giochi.

Proprio da questa piazza, che è il cuore del borgo, i Signori di Zavattarello e la loro corte daranno il loro benvenuto.

L'accesso al mercato medievale è a ingresso gratuito, così come la visita libera al bosco incantato, le esibizioni itineranti di musici, giullari e animatori e la visione del suggestivo spettacolo di fuochi d'artificio al Castello Dal Verme.

Per quanto riguarda gli spettacoli, l'accesso è illimitato con l'acquisto del bracciale medievale al costo 10 euro e ridotto 5 euro per bambini sotto i 12 anni.

Nel corso delle due giornate il Castello di Pietro Dal Verme è aperto per visite guidate a pagamento e non incluse nel costo del bracciale, con la prenotazione telefonando  al numero 3664975518.

La storia di Zavattarello 

Zavattarello con il suo borgo medievale e castello, era citato già in alcuni documenti di prima dell’anno mille come proprietà del Vescovo di Bobbio.

Si racconta che Pietro Dal Verme, avvelenato dalla seconda moglie Chiara Sforza il 17 ottobre 1485, sia un fantasma che aleggia nell’antico maniero. 

Pietro era il promesso sposo di Chiara Sforza, figlia del potente signore di Milano Galeazzo Maria, nozze che dovevano unire gli esponenti di due ricche e potenti famiglie del Nord Italia. 

Il nobile Pietro si era innamorato di Cecilia Del Maino, figlia del consigliere ducale Andreotto, e per questo Galeazzo Maria lo fece arrestare per disobbedienza, nel tentativo di convincerlo alle nozze con la figlia, ma il Dal Verme alla fine riuscì ad avere il consenso alle nozze con Cecilia, che però morì nel 1479. 

Dopo la tragedia Chiara Sforza sposò Pietro, ma, consapevole di essere solo la vittima di un matrimonio di convenienza, decise di uccidere il marito. 

Dal 1385 il castello fu del Casato Dal Verme fino al 1975, quando i discendenti lo donarono al Comune. Oggi il complesso è sede di un museo di arte contemporanea, dell’arte italiana dalla seconda metà del XX secolo a oggi.

Il Museo “Magazzino dei Ricordi” di Bruni Virgilio consente la visione di oltre un secolo di tradizioni, un patrimonio culturale che affonda le radici nella notte dei tempi e che testimonia la lunga, ricca, storia del lavoro e della fatica dell’uomo.

Da Zavattarello partono la Via S.ti Columbani, che ripercorre le orme di San Colombano, il monaco irlandese fondatore del monastero di Bobbio. Il sentiero segue quello che i monaci di Bobbio nel 929 percorsero per portare le spoglie del santo a Pavia.

Dalla frazione di Moline parte invece il sentiero del Tidone, un percorso di circa 50 km circa che si può seguire a piedi, cavallo o bicicletta, per scoprire la bellezza e la varietà paesaggistica della valle, giungendo fino al Po passando per la diga del Molato.

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