Skip to main content

Il grande presepe di Rosasco

  • Paola Montonati

presepe rosasco 1Il suggestivo presepe di Rosasco, nel cuore della Lomellina, comincia in aperta campagna e termina in piazza XXVI Aprile con la Capanna della Natività.

Fino all'Epifania i volontari della Pro loco condurranno i visitatori alla scoperta di pastori, mercanti, cammelli, pecore e pavoni, figure costruite a grandezza naturale, tagliando e colorando il legno, lungo una coinvolgente rappresentazione itinerante.

Rosasco ha una lunga tradizione nel mondo dei presepi, dalle rappresentazioni viventi degli anni Sessanta e Settanta realizzate da Giuseppe Dell'Orbo a quelle create nella chiesa parrocchiale dal sagrestano Felice Coppi e del figlio Gian Mario, fino a quello tecnologico di Giuseppe Rubin.

Nella storia delle sue origini Rosasco ha visto la presenza dei Liguri, e poi quella dei Celti, mentre le tracce di un insediamento romano sono state confermate da ritrovamenti lapidei, tra cui un'iscrizione sepolcrale e un'ara votiva dedicata a Minerva.

Il villaggio vide poi il dominio dei Goti e quello dei Longobardi e nel 1011 il re Arduino, marchese d'Ivrea, lo donò alla Chiesa di San Siro di Pavia, poi passò al locale Episcopato, e da questi al Vescovo di Vigevano, dal quale ancora oggi la parrocchia dipende.

Nel 1355 andò ai Beccaria e, dopo varie vicende, nel 1701 arrivò ai Visconti di Saliceto e infine al Regno Sabaudo.

Il Castello di Rosasco, costruito verso la fine del IX secolo, è una delle più antiche strutture della Lomellina, ancora oggi riconoscibile nella sua perimetrazione, sebbene abbia subito nel 1630, a causa dei Francesi capitanati da Crequi, gravi danni, cui fece seguito la totale distruzione della cinta muraria per opera delle milizie sabaude nel 1643.

Restano oggi visibili, e molto ben conservate, soltanto due torri, l'imponente Torre del Consegno, detta così per l'uso, in periodo napoleonico, di farvi convocare i giovani del luogo destinati all'arruolamento, sul lato Est della piazza del paese e lo snello Torrione ghibellino, dall'insolita pianta rettangolare, che s’innalza per ben 25 metri nella zona più elevata del centro storico.

All'interno dell'antico perimetro del Castello si trova la Chiesa Parrocchiale, edificata nel 1496 sulle fondamenta della primitiva Cappella di Corte.

L'edificio è a pianta rettangolare con due cappelle laterali, che ingloba nel lato Sud-Est una delle torri medioevali collegate alla struttura del Castello, mentre all'interno gli spazi sono scanditi da una doppia fila di possenti pilastri cilindrici in mattoni a vista, che imprimono all'ambiente una sensazione di forza e severità.

Sullo stesso sagrato si trova anche la Chiesa di San Giuseppe, costruita nel corso del XVII secolo, caratterizzata da un'unica navata con presbiterio e abside semicircolare, e da un alto campanile.

A fianco della Chiesa Parrocchiale e di fronte alla Chiesa di San Giuseppe c’è la Cappella dell'Ossario, un edificio in stile barocco, risalente alla prima metà del XVIII secolo, con vari motivi architettonici e ornamentali, che ospita le ossa esumate dai due cimiteri che occupavano l'area adiacente allo spazio di terreno sul quale si trova.

Pin It