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Il Castello di Gambarana: uno dei più nascosti della Lomellina

  • Paola Montonati

castello-di-gambarana-foto-montonati.jpgIl Castello di Gambarana è uno dei castelli più nascosti della Lomellina, ma non per questo meno interessante.

Il nome del piccolo borgo di Gambarana, tra le risaie della Lomellina, deriva dalla presenza di un gambero e di una rana sullo stemma nei conti di Lomello, divenuti poi nei secoli noti come i conti di Gambarana.

La storia del territorio di Gambarana negli anni fu condizionata dalla vicinanza del Po, infatti un tempo esso scorreva più a sud, lasciando spazio per un grosso centro storicamente assai importante, come Sparvara e anche l'attuale frazione Cambiò era un punto di riferimento, come d'altra parte la stessa Gambarana.

Infatti, tra i rami in cui si divisero i conti palatini di Lomello, signori della Lomellina occidentale fino al XII secolo, due tra i principali portavano i nomi di Sparvara e Gambarana, che erano loro feudi.

Quando nel 1164 tutta la Lomellina fu assoggettata alla città di Pavia, il relativo diploma di Federico I nomina sia Sparvara sia Gambarana.

Nel 1311 i conti palatini di Gambarana erano rappresentati da Federico, Giuliano e Riccardo di Sparvara, e da Alberto, Ruffino, Giannone e Opicino di Gambarana.

Sotto Pavia continuò la signoria degli conti palatini di Sparvara e di Gambarana sui rispettivi feudi che, tranne per delle brevi interruzioni, continuò fino al XVIII secolo, infatti gli Sparvara si estinsero nel 1769, i Gambarana esistono tuttora.

Già nel secolo precedente, se non prima, era iniziata la decadenza di Sparvara, devastata dal Po, ormai il suo nome non indicava che qualche sparsa cascina, e anche i Conti di Sparvara avevano stabilito la loro sede a Cambiò, che era sede del comune ancora detto di Sparvara e Cambiò.

Anche la località di San Martino La Mandria fu un comune fino al XVIII secolo e apparteneva anch'esso al feudo di Gambarana, poi nel 1806 fu aggregato a Suardi e successivamente a Gambarana, come poi accadde a Cambiò.

Si sa poco o nulla della casaforte che sorge a levante di Gambarana, in posizione decentrata. Basandosi sull'aspetto dei particolari architettonici è stata attribuita, con una buona probabilità, al XVI secolo, cioè già a un'età piuttosto tarda per questo tipo di edificio.

Il castello è una grossa costruzione in mattoni a pianta quadrata, dalla tipologia a blocco, senza cortile interno, con aggiunta di una curiosa abside sulla fronte nord per sistemarvi i servizi. L'insieme fu chiaramente ideato per il ruolo di fortezza difensiva del borgo, come denunciano le fronti assai semplici, prive di motivi architettonici decorativi, e la muratura non particolarmente curata.

La Chiesa parrocchiale di Gambarana è dedicata a San Pietro e la festa del paese è la Sagra di San Rocco, che si tiene ad agosto e ha origini remote, infatti nacque da un ex voto al Santo, che, secondo la tradizione, aiutò la popolazione a superare le nefaste conseguenze di un'epidemia di peste.

La vigilia di Natale si tiene a Gambarana il Presepe Vivente, tradizionale e suggestiva rappresentazione della natività di Gesù, per le vie del paese.

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