Fiera agricola di ottobre 2023 ad Abbiategrasso
Ad Abbiategrasso manca poco alla 540esima edizione della Fiera Agricola di Ottobre che quest'anno si svolgerà nelle giornate di sabato 14, domenica 15 e lunedì 16 ancora una volta nelle piazze e nelle vie del centro città, che nelle passate edizioni si sono rivelate una scelta vincente, mentre il quartiere fieristico di via Ticino rimarrà inutilizzato.
Il tema della manifestazione proposto quest'anno sarà L'agricoltura e il territorio sono il nostro centro.
Nell'area del Castello ci sarà una manifestazione sul vino con una serie di eventi organizzati da Coldiretti, con l'intento di creare un circolo vizioso fra terra, produttori e prodotto.
Venerdì 13, a partire dalle 20, ci sarà la tradizionale mostra-concorso delle vetrine della attività commerciali, dove il tema proposto sarà la celebrazione di Franco Moschino, stilista abbiatense di fama mondiale.
Nel parco Aldo Agosti, presso Villa Sanchioli in via Donatori del sangue, per tutta la durata della Fiera sarà presente lo Street Food.
Sabato 14, alle 10.30, ci sarà l'inaugurazione della Fiera in Piazza Castello con la presenza del sindaco Cesare Nai e delle autorità locali, oltre all'allestimento del consueto mercatino a chilometro zero organizzato dalla Cooperativa del Sole.
Torneranno i mezzi agricoli nella zona dell'Allea, mentre nelle vie cittadine del centro ci saranno artigiani, produttori agricoli ed esposizione di autovetture e nelle piazze Vittorio Veneto e Cavour, il luna park che si tratterrà fino al termine della manifestazione.
Domenica 15 ottobre, in aggiunta alle iniziative di sabato si registrerà la presenza del mercatino degli hobbisti nell’area pubblica in viale Serafino dell'Uomo nel tratto compreso fra via Annoni e viale Manzoni, oltre agli espositori di motocicli.
La storia della Fiera d'Ottobre
La fiera di Abbiategrasso ha una storia secolare, era solo agricola la prima che si tenne nel giorno di San Pietro 538 anni fa, per concessione del Duca di Milano, e lo era anche la fiera dell’Ottocento, quando la festa patronale di Abbiategrasso fu spostata alla terza domenica di ottobre.
Dal dopoguerra ad oggi, infatti, il comparto rurale è stato un punto di riferimento per tutta l’attività produttiva, tanto da far decidere, più di 60 anni fa, di affiancare all’appuntamento autunnale la fiera di San Giuseppe.
La Fiera Agricola Regionale di Abbiategrasso è una delle più antiche della provincia di Milano, punta a promuovere e valorizzare storia, tradizione e innovazione del settore agricolo locale, oltre ad essere un importante momento di aggregazione che celebra anche il forte senso di appartenenza ad una comunità e ad una storia antica.
La storia di Abbiategrasso
Il nome di Abbiategrasso ha origini celtiche e latine, che attraverso le traslitterazioni portarono al nome attuale e potrebbe derivare dal celtico Abia, che vuol dire acqua, + atis, che è una desinenza toponomastica, per cui la traduzione sarebbe Luogo d'acqua, che corrisponde alle caratteristiche del territorio, dato che la città sorge vicino al Ticino e sulla cosiddetta Linea dei Fontanili, punto di incontro di tutti i corsi sotterranei della Pianura Padana.
In epoca romana il nome celtico fu latinizzato probabilmente in Habiate, a cui fu aggiunto il titolo di Grassus, dovuto al fatto che il borgo si trovava in quella che era denominata la valle grassa, cioè quella fertile, poi i due nomi vennero uniti nell'attuale Abbiategrasso.
Abbiategrasso venne abitata dai Celti a partire dal VI secolo a.C., cui seguirono dal IV secolo le popolazioni galliche che provenivano da oltralpe.
Lo sviluppo maggiore si ebbe solo in epoca romana, soprattutto lungo la via mercantile della Strada Mercatorum, oggi Strada Mercadante) che scorreva parallela al fiume Ticino.
Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente il territorio della città subì le invasioni barbariche, con l'insediamento dei Longobardi, e successivamente, una serie di razzie delle tribù ungare tra la fine del IX secolo e l'inizio del X secolo.
Nel 1034 Abbiategrasso era un possedimento dell'Arcivescovo di Milano, a cui si deve la costruzione del primo avamposto di difesa, distrutto nel 1162 dalle truppe di Federico Barbarossa.
Il borgo, che fino a quell'epoca si era sviluppato attorno alla Chiesa di San Pietro, fu poi esteso verso sud, dove nelle vicinanze dell'attuale Chiesa di Santa Maria Vecchia sorgeva un piccolo castello.
Negli anni successivi Abbiategrasso divenne parte dei domini del contado della città di Milano, governata dai Visconti, che iniziarono una serie di opere per fortificare il borgo e nel 1381 venne costruito il Castello Visconteo, collocato nel centro della città.
Con il XV secolo Abbiategrasso giocò un ruolo determinante nella presa del potere da parte di Francesco Sforza, che durante l'assedio di Milano, decise di accanirsi sulla città per attaccare indirettamente il capoluogo lombardo, deviando le acque che giungevano ai suoi mulini e privandola dei rifornimenti di grano.
Dopo la caduta del domino sforzesco Abbiategrasso fu parte della resistenza e della capitolazione del contingente francese contro l'avanzata dell'imperatore Carlo V, che entrò in città nel 1533 per raggiungere il Ducato di Milano, che passò sotto l'influenza spagnola.
Negli anni del Risorgimento Abbiategrasso fu luogo di incontro durante gli avvenimenti della Prima Guerra di Indipendenza Italiana, ricoprendo così un ruolo strategico per l'Unità d'Italia e in quel periodo la città cominciò la sua crescita grazie allo sviluppo industriale.