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Catalogna bombardata

  • Paola Montonati

catalogna pavia 1Per l'ottantesimo anniversario della Guerra civile spagnola, l'ANPI Provinciale di Pavia proporrà la mostra fotografica e documentaria Catalogna bombardata, ideata dal Centro Filippo Buonarroti di Milano e Associazione AltraItalia di Barcellona.

La mostra è stata fino a ora presentata in 60 città per 87 esposizioni,  come Roma (Biblioteca della Camera dei Deputati), Milano (Casa della Memoria), Genova (Palazzo Ducale) Venezia (Università Cà Foscari).

La Guerra civile spagnola (1936-1939) è nota per essere stato il primo conflitto armato in cui l'aviazione ebbe un ruolo decisivo.

I ripetuti bombardamenti che colpirono la zona repubblicana furono l’inizio di un nuovo modello di scontro bellico, dove la retroguardia divenne il fronte di guerra e la popolazione civile un bersaglio per il nemico.

Questa mostra è un viaggio nella storia dei bombardamenti della Catalogna che produssero migliaia di morti, feriti e danni materiali, anche in presenza della resistenza delle cittadine e dei cittadini che costruirono centinaia di rifugi antiaerei per far fronte agli attacchi dell'aviazione fascista italiana e tedesca che appoggiavano l'esercito franchista.

Infatti, durante la Guerra Civile spagnola, gli aerei italiani tra il 1937 e il 1939 bombardarono la Catalogna per due anni provocando migliaia di morti, di cui la metà nella sola Barcellona.

L’Italia non partecipò ufficialmente al conflitto, ma l’aviazione inviata da Benito Mussolini a supporto delle truppe franchiste ebbe un ruolo unico, con circa 60mila aviatori e svariate centinaia di aerei, di stanza alle Baleari.

I bombardamenti cominciarono nel febbraio 1937 e terminarono nel gennaio 1939 e così, tra le città spagnole in mano ai repubblicani, Barcellona fu quella che ebbe il contributo di sangue più alto.

L'importanza di questa guerra è fondamentale anche perchè fu il primo episodio di antifascismo europeo, dove vennero coinvolte nella lotta armata migliaia di antifascisti provenienti da tutte le parti del mondo.

A ottant’anni di distanza la Generalitat de Catalunya e alcune associazioni italiane, come l’associazione d’italiani a Barcellona AltraItalia, Anpi, Anppia e Centro Filippo Buonarroti, hanno allestito questa mostra per raccontare quella vicenda, con una serie di sedici pannelli, costituiti da immagini e testi, dove è ricostruito e contestualizzato quel biennio drammatico.

Il tutto per una mostra dal grande valore divulgativo, adatta per le scuole e per chi desidera approfondire fatti che la memoria collettiva degli ultimi decenni hanno praticamente rimosso.

La mostra sarà visitabile a Pavia a Santa Maria Gualtieri dal 9 al 15 febbraio e a Vigevano nella strada sotterranea del Castello Sforzesco dal 16 al 22 febbraio, dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.

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